In arrivo un nuovo tipo di pubblicità su YouTube

Si preannunciano grandi novità per gli utenti di YouTube.
Il capo esecutivo l’amministratore delegato di Google Eric Schmidt ha annunciato ieri ad un metting con gli azionisti che l’ azienda sta attualmente lavorando su un nuovo tipo di pubblicità da inserire nel noto sito di video sharing YouTube.

Abbiamo un nuovo prodotto pubblicitario che non sarà pre-roll o post-roll” ha detto Schmidt, riferendosi alle pubblicità che compaiono prima e dopo l’esecuzione dei video. “E’ un approccio del tutto innovativo, pensate a pubblicità che si integrino perfettamente nel contesto di youtube, e che possano utilizzare le pagine in maniera del tutto rivoluzionaria.”
Non sono stati rivelati ulteriori dettagli in merito, ma pare che non ci sia molto da attendere prima di scoprire di cosa si tratti. “La pubblicità sarà aggiunta nei prossimi mesi.

Nasce la versione giapponese di Twitter, introdotta per la prima volta la pubblicità

La popolarità di Twitter, dal momento del suo lancio, è andato sempre più crescendo, tanto che è diventato uno dei servizi più acclamati ed utilizzati del Web.
A dominare la scena mondiale c’è come sempre l’america, con il 40% di utenti, nel restante 60% un posto d’onore è riservato al giappone, con circa il 39% del traffico totale generato all’infuori degli USA.
Da ieri sera è stata lanciato proprio in Giappone la versione localizzata di Twitter, con una novità assoluta. La pubblicità.

Nessuna delle versioni attualmente in circolazione implementa un servizio di sponsorizzazione, ed è stato scelta come “cavia” per questo esperimento commerciale quella giapponese proprio perchè, stando a quanto riferito da Joi Ito di Digital Garage, la compagnia che si è occupata della creazione di Twitter Japan, “La pubblicità è fondamentale, ed è molto più complicato introdurla a servizio già avviato che non dall’inizio, non a caso abbiamo colto al volo l’opportunità offertaci da Twitter Japan.”

Ucash: far soldi con i link

Ucash: far soldi con i link

Milioni di link sono postati giornalmente nei forum, nelle email, chat, siti di social network, etc. Il concetto di Ucash è semplice, fare soldi postando link, detta cosi potrebbe sembrare un invito allo spam ma non è cosi.

Infatti ogni volta che il tuo link viene cliccato, guadagnerai dei soldi e potrai incrementare questi guadagni se altri pubblicheranno il link che tu hai postato per primo.

Le donazioni non bastano, e se Wikipedia si affidasse alle entrate pubblicitarie?

Ultimamente Wikipedia è particolarmente sotto pressione a causa delle critiche sollevate da più sedi accademiche in merito soprattutto ai contenuti dell’enciclopedia, e da ciò è scaturita una divisione tra gli “inclusionisti” coloro che ritengono che qualsiasi argomento, dal più complesso al più futile, è degno di essere trattato, e gli “esclusionisti“, che predicano una maggiore selettività dal punto di vista contenutistico.

A questo proposito, leggevo oggi sul LA Times un articolo molto interessante sulle potenzialità economiche di una realtà come Wikipedia.
Tutti sappiamo quanto possa essere remunerativa una campagna pubblicitaria ben condotta, e che un sito web che vanta di circa 300 milioni di pagine visitate giornaliermente potrebbe rendere sotto il profilo economico come pochi.

Google AdSense modifica i termini e le condizioni del contratto con i clienti

Dopo più di due anni dall’ultimo aggiornamento, risalente al Novembre 2005, Google Adsense ha modificato alcuni termini e alcune condizioni del contratto con i propri clienti.
La decisione è stata probabilmente presa in seguito alla “crisi” che da un po di tempo sta accompagnando il sistema pubblicitario di Google, una delle cause del crollo in borsa dell’azienda di Mountain View.

Ecco cosa è cambiato rispetto al precedente contratto:

Come Aumentare il CTR di AdSense

Aumentare il CTR di AdSense con AdsenseJuggler

AdSense è il sistema pubblicitario più geniale e funzionale mai realizzato. Arrivato dopo l’era dei banner, ne rappresenta l’evoluzione ed è ormai onnipresente. Inoltre è semplice da usare, è stato creato per generare automaticamente annunci pubblicitari in tema con la pagina (contestuali) sulla quale vengono pubblicati.

Dopo questa breve introduzione vi voglio segnalare un piccolo tool chiamato AdsenseJuggler, che promette di far aumentare il CTR, cioè il rapporto tra visite e click. Infatti questo tool permette la rotazione della colorazione degli annunci, in un lasso di tempo predefinito.

“Gli indirizzi Ip devono essere considerati dei dati personali”. Parola del commissario europeo

Indirizzi_Ip

Gli indirizzi Ip, le classiche stringhe di numeri del tipo 194.20.345.233 (ho scritto un indirizzo a caso) che identificano i computer sulla rete, dovrebbero essere considerati alla stregua dei dati personali (un po’ come l’indirizzo o il numero di telefono). A stabilirlo l’ufficio della Commissione Europea che regola la riservatezza dei dati. La decisione arriva dopo le pressioni del commissario tedesco per la protezione dei dati personali, Peter Scharr, che guida una battaglia a livello europeo contro le ripetute e immotivate violazioni della privacy da parte di colossi come Google, Yahoo! e Microsoft. Secondo Scharr, quando una persona è identificata attraverso un indirizzo Ip, allora quell’indirizzo è come un numero di telefono e dev’essere trattato con riservatezza.

Una visione che, però, è in disaccordo con quella di Google ed altre società che lavorano nel campo dell’informatica, secondo cui un indirizzo Ip, invece, identificherebbe la macchina, il computer quindi, e non la persona che lo sta utilizzando. Un’obiezione sicuramente giusta. Peccato, però, che nella normalità dei casi un computer è usato prevalentemente dalla stessa persona o dallo stesso gruppo ristretto di persone. Certo, ci sono delle eccezioni come ad esempio gli internet café, le università, i luoghi di lavoro molto affollati. Ma sono, appunto, delle eccezioni.

Internet e pubblicità, il 2008 sarà l’anno della svolta: gli spot all’interno degli show in streaming funzionano meglio di quelli in Tv

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La notizia arriva da un nuovo studio sul rapporto tra la Rete e la pubblicità, secondo cui gli utenti che guardano i video in rete sono più attratti del 47 per cento dalla pubblicità rispetto a coloro che guardano la televisione. Un dato impressionante, facilmente spiegabile però: vedere un programma televisivo su internet non è – come guardarlo in televisione – un’esperienza ormai assodata e entrata nella quotidianeità; al contrario, è ancora visto come qualcosa di nuovo, per cui involontariamente prestiamo maggiore attenzione a tutta l'”esperienza visiva”, quindi anche alla pubblicità.

Non è tutto, perché ci sono buone notizie non solo in termini economici, ma anche in termini di gradimento dei programmi: gli utenti internet, infatti, si dicono attratti da quello che stanno guardando del 25 per cento in più rispetto ai telespettatori “tradizionali”, che magari guardano lo stesso programma ma in televisione. Si tratta, quindi, di notizie buone sia per tutti coloro che investono in pubblicità online, sia per le reti televisive e le case di produzione che si stanno convertendo alla Rete, mettendo online spezzoni o puntate intere dei loro show, farciti – ovviamente – di pubblicità.

Adsense sperimenta un nuovo formato con scroller

Youtube ultimamente si può considerare il “banco di prova” delle nuove sperimentazioni da parte di Google per quanto riguarda il programma di affiliazione Adsense. Già da qualche mese in America ci sono dei video beta nei quali è possibile visualizzare i famosissimi annunci contestuali.

Ora da un paio di giorni, sulla versione di YouTube di Hong Hong, è possibile vedere un nuovo tipo di formato, praticamente sarebbe il quadrato da 300×250 al quale hanno aggiunto delle freccette su e giù, con le quali si può scrollare l’insieme degli annunci, nell’immagine qui sopra potrete vedere le freccette, mentre nel video qui sotto è possibile vederne l’effetto in diretta, ma non si tratta del sito di youtube, bensì un altro sito americano.

I provider s’intromettono nell’home-page di Google per raggiungere i propri utenti. Ma tutto questo è legale?

GoogHp

Per la maggior parte di noi i provider (Alice, Fastweb, Libero, etc…) non sono altro che intermediari tra il computer e la Rete. Paghiamo la nostra bolletta mensile, a volte utilizziamo la casella e-mail che ci viene da loro fornita, ma rimangono società abbastanza marginali (correggetemi se sbaglio) nella nostra “internet-experience”. Purtroppo, da parte loro, i provider non vogliono fare la parte degli “intermediari stupidi”, ma vorrebbero cercare di coinvolgere di più i propri utenti, magari offrendo loro servizi a pagamento.

Ebbene, il provider canadese Rogers sta testando un nuovo sistema (diciamolo subito: molto invasivo!) per inserire messaggi personalizzati e destinati all’utente nella parte alta dell’home-page di Google (ricordiamo che la home page di Google è forse il sito più utilizzato anche come pagina iniziale dei browser). Nell’immagine che ho messo sopra a questo post (ma qui la vedete ingrandita) potete vedere esattamente a cosa mi sto riferendo.

Chi clicca veramente sulle pubblicità online?

Ads

“Su internet i banner sono ovunque. La maggior parte di noi li ignora, ma c’è una piccola percentuale che li clicca regolarmente. Chi sono questi consumatori accaniti?”

Inizia così un interessante articolo (tradotto in italiano da Internazionale) di Danah Boyd, esperta di Social media dell’Harvard Berkman center for internet and society, che si addentra nel mondo della pubblicità online partendo da un dato: a fare click sui banner è “l’utente medio”.

Secondo i risultati di un interessante studio di Dave Morgan, responsabile della strategia pubblicitaria di Aol, la stragrande maggioranza delle persone (il numero può arrivare anche al 99 per cento) non fa click sugli annunci pubblicitari, mentre il restante uno per cento lo fa solo una volta al mese. All’interno di questo gruppo, meno del due per cento clicca più spesso, e sembra proprio che sia questa la fetta di utenti che assicura la maggior parte delle entrate. Secondo lo studio, si tratterebbe di donne, non giovanissime, interessate soprattutto a concorsi a premi.

Facebook? È più importante della Tv. Parola dei manager canadesi

Facebook

Facebook, YouTube e i blog stanno per superare, per importanza, la televisione. Almeno in Canada, dove secondo una ricerca condotta tra i leader delle aziende più importanti, i social media stanno superando i mass media per quanto riguarda gli scopi di marketing. In particolare, il 46 per cento degli intervistati ha ammesso che questo tipo di servizi è per lui più importante di televisione, radio, giornali e riviste.

Di certo la ricerca non sorprenderà noi “web-addicted”, ma sapere che anche i quadri dirigenti iniziano a tenere in grande considerazione quello che ormai è considerato da molti il Web 2.0 segna certamente un importante cambio di rotta nel mondo delle comunicazioni. Parliamo ad esempio di pubblicità o di marketing online.

YouTube, i video ad alta qualità e i video a pagamento

YouTube

Presto arriveranno su YouTube anche video in alta qualità. Parola del fondatore del sito di video-sharing, Steve Chen, che parlando in una conferenza ha confermato che il target primo di YouTube è quello di fornire velocemente a tutti gli utenti (quindi con una qualità bassa) la più vasta scelta di video esistente al mondo. Però poi ha aggiunto che è in fase di testing un servizio che, in base alla velocità della connessione dell’utente, decide se inviargli la clip in bassa o alta qualità.

La notizia è davvero importante e potrebbe segnare una piccola rivoluzione nel campo del video-sharing. La novità dovrebbe essere introdotta entro tre mesi, ed è resa possibile poiché, ha spiegato Chen, tutti i video inviati dall’utente sono conservati sui server di YouTube in qualità originale (quindi alta) e poi successivamente vengono convertiti in bassa qualità. Ma c’è un’altra notizia che sta facendo discutere e che riguarda sempre YouTube.

15 consigli per il bene del vostro blog

Come ormai ben saprete, noi di Geekissimo amiamo dare consigli utili a tutti i nuovi blogger che vogliono “sfondare” in questo bel campo.

Oggi vi proponiamo una bella (e sintetica) lista in 15 punti, che certamente non farà miracoli, ma qualche ottimo consiglio da seguire per il bene dei vostri blog lo darà:

1. Usare i servizi di social news (e dintorni), ad esempio: , del.icio.us, Digg eccetera.

2. Cercare di farsi notare ed ottenere link da siti con maggior volume di visite.

3. Scrivere di tanto in tanto post su altri blog.