Firefox

Firefox, accedere allo stesso sito con multipli account

Recentemente Mozilla ha annunciato una nuova ed interessante funzionalità sperimentale che permetterà di incrementare, e non poco, il livello di sicurezza e di privacy durante la navigazione in rete quando si utilizza il browser Web Firefox.

Firefox

Nel dettaglio, in Firefox 50 Nightly è stata aggiunta la possibilità di eseguire l’accesso al medesimo sito Internet utilizzando però account multipli per ognuno dei quali viene creata un identità contestuale.

Dropbox

Dropbox, Project Infinite è una minaccia per la sicurezza?

Project Infinite è la nuova tecnologia sviluppata dal team di Dropbox ed annunciata dallo stesso ad aprile dell’anno corrente. Tale tecnologia permetterà agli utenti di accedere al proprio spazio di storage online senza dover utilizzare il browser. Trattasi di una novità particolarmente interessante e che ha saputo attirare l’attenzione di molti ma che, stando a quanto emerso nel corso delle ultime ore, potrebbe rappresentare una sorta di minaccia per la sicurezza dei suoi utilizzatori.

Dropbox

Alcuni esperti hanno infatti evidenziato potenziali rischi associati all’accesso al file system, necessario per offrire prestazioni più elevate nell’uso della nuova tecnologia. Il team di Dropbox garantisce però sicurezza, privacy e affidabilità della soluzione. Dov’è la verità? Cerchiamo di rispondere subito a questa domanda facendo un po’ di luce sulla questione.

WhatsApp

WhatsApp, attivata la crittografia end-to-end

Interessanti ed importanti novità sul fronte WhatsApp. Nel corso delle ultime ore il team alle spalle della più celebre ed utilizzata app di messaggistica istantanea ha ufficialmente introdotto la crittografia end-to-end.

WhatsApp

Quindi, a partire da questo momento, le conversazioni effettuate tramite WhatsApp saranno protette da una sorta di codice di sicurezza del quale non risultano essere note le chiavi se non ai client di comunicazione impedendo, di conseguenza, l’accesso ai contenuti da parte di un eventuale osservatore esterno.

Foto di un iMac

KeRanger, il primo ransomware che colpisce OS X

Nel corso delle ultime ore gli esperti di Palo Alto Networks hanno fatto la scoperta di KeRanger, ovvero il primo ransomware per OS X. Il malware è stato scovato all’interno dell’installer di Transmission, pubblicato sul sito ufficiale del famoso programma.

Foto di un iMac

Per chi non ne fosse a conoscenza ricordiamo che i ransomware sono una tipologia di malware, ben nota in ambiente Windows, utilizzata dai cybercriminali per chiedere un riscatto, dopo aver bloccato l’accesso ai file sfruttando la crittografia. Uno dei ransomware più diffusi sui sistemi operativi di casa Redmond è ad esempio Cryptolocker.

Java

Java: vecchie versioni non sicure, bisogna rimediare

Al fine di garantire un maggior grado di sicurezza a tutti gli utenti che ogni giorno navigano in rete la FTC (Federal Trade Commissioni), l’agenzia a stelle strisce che tutela i consumatori, ha ordinato ad Oracle di rendere disponibile un tool che permetta di rimuovere dal computer tutte le vecchie versioni di Java SE.

Java

Nello specifico, l’agenzia statunitense ha richiesto ad Oracle di notificare agli utenti la presenza di versioni vulnerabili di Java SE durante la procedura di installazione della nuova versione e di pubblicare poi sul sito informazioni chiare riguardo la procedura di installazione.

Screenshot di GrabMe Generali Italia

GrabMe, la smentita e la trovata di Generali Italia

Qualche giorno fa qui su Geekissimo abbiamo pubblicato un post in cui parlavamo  dell’esistenza di GrabMe, un’app ideata da un hacker svedese per offrire ai ladri un sistema più semplice mediante cui svaligiare abitazioni sfruttando la geolocalizzazione ed i dati condivisi dagli utenti sui servizi di social networking. A distanza di qualche giorno le idee a riguardo risultano più chiare.

Screenshot di GrabMe Generali Italia

GrabMe, in realtà, non esiste… e per fortuna, è il caso di aggiungere! Trattasi infatti di una bufala diffusa dal brand Generali Italia che ha provveduto a diffondere un apposito video mediante cui ha fatto chiarezza a riguardo. “Ma perché mai?” vi starete chiedendo, beh, la riposta è più semplice di quel che si possa pensare: per cercare di sensibilizzare le persone sul tema della privacy online e sulla protezione della casa e degli affetti.

Foto che mostra un edificio con logo Microsoft

Microsoft potrebbe acquisire l’israeliana Secure Island

Microsoft continua a puntare sulle startup israeliane ed in particolar modo sul fronte sicurezza informatica. Evidente dimostrazione di ciò è la notizia, emersa nei giorni scorsi, secondo cui l’azienda di Redmond avrebbe intenzione di mettere a segno l’acquisizione di Secure Island, nota società di cyber sicurezza con sede a Beit Dagan, vicino Tel Aviv.

Foto che mostra un edificio con logo Microsoft

Per il momento né da parte di Microsoft né da parte di Secure Island sono giunte conferme a riguardo ma stando alle indiscrezioni la cifra per la messa a segno dell’acquisto sarebbe compresa tra i 100 e i 150 milioni di dollari.

Immagine che mostra il funzionamento di Nexar

Nexar, l’app per la guida responsabile

La sicurezza alla guida rappresenta senza ombra di dubbio una questione di particolare rilevanza, specie oggigiorno considerando le mille distrazioni a cui si è continuamente soggetti.

Immagine che mostra il funzionamento di Nexar

Consapevole della cosa e fiducioso di poter migliorare il più possibile la situazione mettendo in piedi una rete di guidatori responsabili Eran Shir, ex direttore del centro innovazione e creazione di Yahoo Israel, ha co-fondato Nexar insieme al suo ex superiore Bruno Fernandez-Ruiz.

Foto del logo di microsoft sotto una lente

Microsoft ha acquisito la startup israeliana Adallom

Adallom è una startup israeliana salita agli onori della cronaca a dicembre del 2013 per aver dimostrato di essere in grado di entrare nel sistema di sicurezza di Office365 di Microsoft. A distanza di qualche anno l’israeliana torna a far parlare di sé ed ancora una volta a finire al centro delle attenzioni giornalistiche è il suo rapporto con l’azienda di Redmond.

Foto del logo di microsoft sotto una lente

Nei giorni scorsi Microsoft ha infatti messo a segno l’acquisizione di Adallom per una cifra stimata di 320 milioni di dollari. Si tratta di un’operazione di particolare importanza poiché, tecnologie conquistate a parte, l’acquisto in oggetto rappresenta il più grande mai fatto su una startup israeliana da parte di Microsoft.

Foto di un'impronta digitale

Android, i lettori di impronte digitali sono poco sicuri

La sicurezza di Andoid e di coloro che se ne servono sembra essere ancora una volta a rischio. Due ricercatori di FireEye hanno infatti scoperto una grave vulnerabilità nella piattaforma mobile del robottino verde. Questa volta il componente incriminato è il lettore di impronte digitali.

Foto di un'impronta digitale

Stando a quanto emerso un malintenzionato potrebbe eseguire diversi tipi di attacchi, uno dei quali consente il furto dell’impronta memorizzata nel dispositivo. Durante la conferenza Black Hat, Tao Wei e Yulong Zhang hanno infatti mostrato quattro tipologie di attacco che sfruttano le vulnerabilità presenti nel Fingerprint Framework dei Samsung Galaxy S5 e HTC One Max.

Foto che mostra il logo di Synaptics

Synaptics lancia un sensore di impronte digitali standalone

Nel corso degli ultimi giorni Synaptics ha annunciato quello che va a configurarsi come il primo lettore di impronte digitali standalone basato sulla tecnologia di autenticazione Match-in-Sensor.

Foto che mostra il logo di Synaptics

A differenza di quanto già disponibile sul mercato con questo sensore tutte le operazioni necessarie per verificare l’identità dell’utente vengono effettuate esclusivamente dal dispositivo, senza alcun intervento del computer e del sistema operativo. Se ne deduce quindi che i dati biometrici non possono essere rubati da nessuno.

Foto che mostra due emoji

Emoji come passcode univoco, sono più sicure dei PIN

Le emoji, altrimenti note come emoticons o molto più semplicemente faccine, fanno ormai parte a pieno titolo della vita quotidiana di tutti, sia dei più esperti utilizzatori delle ultime soluzioni informatiche sia di coloro che, per così dire, sono alle prime armi con il mondo dell’IT. Proprio per questo in un futuro non molto lontano le emoji potrebbero essere sfruttate anche come codice di accesso al conto corrente online.

Foto che mostra due emoji

Infatti, Intelligent Environments, azienda inglese che sviluppa software per le banche, ha ben pensato di sfruttate le emoji come passcode univoco. L’azienda ha implementato un sistema di autenticazione che richiede l’uso di quattro emoji, da scegliere in una lista di 44, quando l’utente effettua l’accesso al suo conto tramite interfaccia Web o app Android.

Foto che mostra una persona che utilizza uno smartphone Windows Phone

Kaspersky: Windows Phone è più sicuro di iOS e Android

Nel corso degli ultimi giorni si è tenuta un’itneressante conferenza in Australia in occasione della quale Eugene Kaspersky ha avuto modo di esprimere la sua opinione riguardo la diffusione dei malware e la qualità degli attuali sistemi operativi per device mobile.

Foto che mostra una persona che utilizza uno smartphone Windows Phone

Stando a quanto dichiarato dal CEO di Kaspersky allo stato attuale delle cose Windows Phone è più sicuro di iOS ed Android. Il CEO ha anche aggiunto che lo stesso vale per Windows e OS X, il primo offre un maggior grado di protezione rispetto al secondo. Inoltre, le edizioni desktop e mobile di Windows 10 saranno in grado di offrire una protezione ancora migliore.