La dipendenza da internet causa modifiche al cervello, lo dimostra un nuovo studio

La dipendenza da internet causa modifiche al cervello

Che “il troppo stroppia” è oramai cosa ben risaputa e consolidata tanto quanto il vecchio detto ma a confermarne la sua veridicità anche relativamente al World Wide Web o, molto più semplicemente, internet, ci ha ben pensato il team di ricercatori diretto da Hao Lei dell’Accademia cinese delle scienze di Wuahn facendo pubblicare un apposito studio su Plos One.

Lo studio ha infatti messo in evidenza il fattore negativo della grande rete: “dosi massicce” di web e, nello specifico, l’utilizzo patologico di internet (IAD, Internet Addiction Disorder), si ripercuote negativamente tanto nella vita sociale quanto nelle performance lavorative e di studio di un dato individuo andando inoltre a modificarne il cervello.

L’uso patologico di internet, in altri termini, andrebbe ad alterare l’integrità della sostanza bianca determinando disturbi comportamentali relativi alle emozioni, al processo decisionale ed all’autocontrollo.

Tra l’utente e l’iPhone è vero amore, lo dimostra uno studio

Utente e iPhone, uno studio dimostra che è vero amore

La passione per il proprio device mobile e, in questo caso specifico, per l’iPhone può sconfinare in un sentimento forte tanto quanto l’amore e, di conseguenza, paragonabile ad esso e a dimostrarlo ci ha ben pensato un recente studio apparso sulle pagine del New York Times.

Il celebre quotidiano statunitense, infatti, ha recentemente pubblicato un articolo dal titolo “Tu ami il tuo iPhone, letteralmente” in cui viene dimostrato in modo scientifico come la passione nei confronti del melafonino possa essere definita “vero amore”.

Nell’articolo, nel dettaglio, viene quindi messo in evidenza lo studio condotto da Martin Lindstrom, esperto e studioso di neuromarketing, in cui sostiene e dimostra, appunto, che la devozione nei confronti dello smartphone reso disponibile dall’azienda di Cupertino provochi veri e propri sintomi di dipendenza affettiva.

Secondo Martin Lindstrom, infatti, nella maggior parte dei casi, gli utenti che dimenticano il proprio iPhone a casa provano una sensazione di di vuoto e di stress emotivo simile alle pene d’amore e all’ansia provata quanto il proprio partner e lontano o, ancora, quando non si alcuna notizia della persona amata.

Twitter è la mappa dell’umore mondiale

Twitter

Su Twitter, il ben noto servizio di microblogging, vengono pubblicati, giorno dopo giorno, uno straordinario quantitativo di tweet, i messaggi di testo, composti al massimo da 140 caratteri, mediante cui ciascun utente cerca di dar forma ai propri pensieri, anche quelli più complessi.

Tuttavia se si moltiplica il numero dei tweet per il numero di post che ogni giorno ciascun utente pubblica e se si prova poi a moltiplicare il risultato in questione per il numero degli utenti si ottiene una cifra pari a circa 230 milioni, ovvero il numero di messaggi giornalieri da cui, eseguendo un’accurata analisi, è possibile interpretare gli stati emotivi delle persone.

È infatti questo il lavoro compiuto da Michael Macy e Scott Golder, sociologi della Cornell University, che, prendendo in esame 509 milioni di tweet inviati, in due anni, da 2,4 milioni di utenti appartenenti ad 84 differenti paesi hanno ottenuto come risultato una vera e propria mappa dell’umore mondiale.

Giovani blogger in diminuzione, secondo lo studio SCYA

Negli ultimi anni Internet si è popolata di nuovi blog con un ritmo di crescita veramente impressionante, al punto di poter contare a fine anno milioni di nuovi blog aperti, dei quali purtroppo la maggior parte viene chiusa dopo poco tempo o abbandonata al suo destino. Con grande sorpresa degli esperti, in questi anni una grandissima quantità di blog è stata aperta da semplici ragazzi, che potendo contare solo sulla loro capacità di scrittura e su un hosting gratuito hanno saputo molte volte capire bene cosa volevano veramente gli utenti e portare i loro blog al successo, a differenza magari di altri “big” con migliaia di dollari alle spalle.

STUDIO: Gli utenti Mac sarebbero disposti a comprare l’Apple Tablet (a qualsiasi prezzo)

Apple Tablet

Quanto pagheresti per il nuovo Apple Tablet?” Sicuramente, quasi tutti voi avranno chiesto ad un proprio amico fan dei prodotti Apple quale sarebbe dovuto essere l’importo ideale affinché decidesse di acquistare il futuro dispositivo portatile di Cupertino, che dimostra fin d’ora di avere qualità e potenzialità da vendere. La risposta è stata fornita da uno studio, il quale ha rilevato che la maggior parte degli utenti della Mela acquisterebbe senza problemi il Tablet, anche se dovesse avere un costo relativamente elevato.

STUDIO: Gli utenti Mac possiedono più macchine (e un sacco di soldi)

Apple

Che gli utenti in grado di permettersi un Mac fossero pochi rispetto alla media totale è ormai risaputo, nonostante negli ultimi anni il costo delle macchine create da Apple sia sceso per alcuni modelli i computer prodotti dall’azienda di Cupertino restano ancora un prodotto tutto sommato d’elite, scelto da una fascia di utenti prevalentemente professionale, che sceglie un prodotto estremamente stabile e funzionale ad un costo ovviamente comparato.

STUDIO: Il tempo speso sui Social Network è triplicato

Social Network

Senza dubbio, anche se non siete amanti dei Social Network, vi sarete accorti della grande diffusione e influenza che hanno al giorno d’oggi, arrivando addirittura (come nel caso di Facebook, che ha raggiunto quota 300 milioni di utenti) ad avere l’influenza di una vera e propria nazione. Come mai, direte, la maggior parte delle persone gradisce molto questi nuovi strumenti social? E’ una domanda che può avere molte risposte diverse: praticità, semplicità d’utilizzo, ottimo passatempo, sicura fonte d’intrattenimento. Tant’è che il tempo che la gente passa dietro ai Social Network è in costante aumento.

STUDIO: il 57% di chi guarda la TV usa il Web simultaneamente

Homer Simpson TV

Sicuramente non ci farete molto caso, ma quante volte avete utilizzato il PC guardando la Televisione, e viceversa? Molto spesso, un’accoppiata del genere è indispensabile in quei casi in cui la ricerca di notizie è molto importante, ad esempio dopo un terremoto o un’altra calamità naturale, proprio nel momento in cui un’enorme mole di notizie si ammassa e sta a noi scandagliare il maggior numero di fonti possibili alla ricerca di quella che fa per noi. A quanto pare, invece, quest’abitudine è molto più diffusa di quanto ci aspettassimo, soprattutto negli USA. Maggiori info dopo il salto.

50 estensioni per Firefox dedicate agli studenti

Ormai manca davvero poco: gli esami di maturità sono alle porte e tantissimi ragazzi e ragazze si preparano ad una “full immersion” in libri e scartoffie varie, compreso ovviamente il tanto bistrattato (da chi non se ne intende) web. E se vi dicessimo che uno dei migliori strumenti per studiare tramite la grande rete è il mitico browser Mozilla Firefox?

Proprio così, grazie alle sue innumerevoli estensioni utli ad espanderne le funzionalità, Firefox si trasforma in una vera e propria macchina da guerra per le ricerche scolastiche. Ecco perché oggi vogliamo proporvi una bella lista contenente 50 estensioni per Firefox dedicate agli studenti, molte delle quali, siamo sicuri, vi faciliteranno non poco la dura vita da maturandi. Buona lettura a tutti e, ricordate: dopo Geekissimo tutti a studiare!

Ricerca

  1. Zotero: permette di salvare velocemenete, senza quindi passare da una scheda all’altra, tutte le fonti utilizzate per una ricerca.
  2. BetterSearch: migliora l’esperienza di navigazione nei motori di ricerca (Google, Yahoo, Ask.com ecc.) visualizzando anteprime dei risultati ed aggiungendo diverse funzioni aggiuntive.
  3. Clusty Toolbar: permette di effettuare ricerche in modo immediato su enciclopedie e dizionari, anche tramite il menu contestuale.