I 50 uomini più importanti del Web
PER MOLTI è la più grande invenzione dell’ultimo secolo. Per altri è solo uno strumento di lavoro. Per tutti, però, internet è il media di futuro. Il mezzo più importante – e influente – del mondo, in grado di rimodellare il nostro approccio alla comunicazione. Ma chi è invece, che modella la rete? Pcworld.com, uno dei più importanti magazine on line della rete, ha stilato una classifica che forse potrà aiutare a trovare questa risposta. Scopriamo così che in testa alla top 50 dei più influenti del web ci sono non una, ma tre persone. Sono Eric Schmidt, Larry Page e Sergey Brin, i presidenti esecutivi di Google. Che fosse loro il primato era piuttosto prevedibile: “Quando il prezzo delle azioni della tua azienda raggiunge un massimo di 500 dollari e gestisci il motore di ricerca più trafficato di internet, puoi permetterti qualsiasi cosa – commentano i giornalisti di Pc World – Adesso, dopo aver conquistato il mercato della pubblicità on line e avere acquisito youtube, si preparano a completare il dominio del web”.
Al secondo posto, altrettanto previdibilmente, Steve Jobs. Il carismatico ceo dell’Apple, dice Pc World, “può piacere e non piacere, e senza dubbio non ne potete più del clamore mediatico che circonda ogni sua mossa. Ma dopo che il suo appello per l’abolizione dei Drm ha fatto il giro del mondo, non si può certo ignorare il suo potere di influenza sul web. Jobs ha reso popolari i download legali di musica e di film, e si appresta, con l’iPhone, a far arrivare internet nelle tasche della gente”.
Seguono Bram Cohen, creatore di BitTorrent, e Mike Morhaime, presidente della Blizzard Entertainment, che ha portato sulla rete a giocare a World of Worldcraft più gente di quanta ne abiti in Irlanda. Al quinto posto Jimmy Wales, un nome che ai più, probabilmente, non dirà molto. Ma è l’inventore di Wikipedia: per molti la nuova Enciclopedia Britannica della rete. Basti sapere, per intuirne l’importanza, che dal 2004, negli Stati Uniti, è stata citata come fonte in più di 100 processi.
Trovano spazio, nella top 50, anche Craig Newmark (al settimo posto), il fondatore del sito Craiglist, che per primo mostrò le potenzialità pubblicitarie di internet. Decima posizione per Chad Hurley e Steve Chen, i fondatori di YouTube, mentre Niklas Zennstrom e Janus Friis, gli inventori di Kazaa e di Skype, il servizio telefonico VoIP, sono al quindicesimo posto. Tre posizioni più indietro Jon Lech Johansen, meglio noto come DVD-Jon, primo europeo della classifica. Hacker norvegese, è diventato famoso per essere riuscito a decrittare il film in dvd. Un’attività non proprio legale, certo. Ma internet è fatta anche di questo.
Subito dopo Jerry Yang e David Filo, presidenti e fondatori di Yahoo, l’alternativa a Google. Il fondatore di Amazon, il più grande negozio on-line, è ventiquattresimo, mentre due posizioni dopo troviamo Lawrence Lessig, l’avvocato che, con l’invenzione della licenza Creative Commons, ha adattato il concetto di copyright alla filosofia opensource. Al quarantesimo posto troviamo Mike Shroepfer, il vicepresidente di Mozilla, il browser che ha sfidato – e messo in discussione – il monopolio di Internet Explorer. Curiosamente, Tim Berners Lee, l’uomo che ha inventato il World Wide Web, è solo quarantaseiesimo. Ma non è l’unica sorpresa. Bill Gates, il fondatore del colosso Microsoft, non è nemmeno in classifica.