Yahoo: è tempo di ristrutturazione

Di recente il numero uno di Yahoo, Jerry Yang, ha fatto il punto della situazione del importante motore di ricerca. Il suo obbiettivo è di rilanciare l’azienda in modo che Yahoo diventi la pagina iniziale di qualunque utente del pianeta, sicuramente non manca di ambizione. Per fare ciò bisognerebbe compiere una profonda ristrutturazione, le ipotese che girano per il web sono tante ma la più plausibile è quella che vi illustrerò in questo articolo.

A Giugno dell’anno scorso, quando Yang subentrò a Terry Semel, promise che in cento giorni avrebbe impresso una svolta al colosso californiano. Sono passati circa 200giorni, e la promessa resta un utopia, infatti mentre il titolo Yahoo ha perso ben il 23%, il principale concorrente ha guadagnato il 10%. Sul piano strategico Yahoo ha molti punti forti, la sua maggiore debolezza resta la ricerca scesa in USA del 5% in un anno. Come vi dicevo per risolvere questa crisi Yahoo potrebbe cedere il traffico delle ricerche a Microsoft o a Google dietro un sostanzioso compenso.


Poi ci sono le quote che Yahoo detiene in Yahoo Japan e Ali Baba per un valore totale rispettivamente di 9 e 4.4 miliardi di dollari, quindi una loro cessione significherebbe un utile straordinario per gli azionisti. Secondo Jeffrey Lindsay, analista della Stanford Bernstein, Yahoo potrebbe adottare un meccanismo noto come struttura Morris Trust inversa, con cui convogliare le attuali quote in un altra società quotata, come la Yahoo Asian Investement co (Yaico) che potrebbe essere scorporata a favore degli azionisti di Yahoo.

Ma per poter mantenere benefici fiscali di questa operazione sarebbe essenziale la presenza di un altro soggetto disposto a fondersi in Yaico senza pretenderne la maggioranza. Il soggetto ideale sarebbe il colosso della ricerca cinese Baidu. Quindi dopo aver dato in “outsourcing” la ricerca a Google e raccolto i benefici di un organico ridotto, il titolo di Yahoo potrebbe arrivare a valere ben 36 dollari, cioè il 65% in più rispetto alla quotazione attuale.