Le donazioni non bastano, e se Wikipedia si affidasse alle entrate pubblicitarie?

Ultimamente Wikipedia è particolarmente sotto pressione a causa delle critiche sollevate da più sedi accademiche in merito soprattutto ai contenuti dell’enciclopedia, e da ciò è scaturita una divisione tra gli “inclusionisti” coloro che ritengono che qualsiasi argomento, dal più complesso al più futile, è degno di essere trattato, e gli “esclusionisti“, che predicano una maggiore selettività dal punto di vista contenutistico.

A questo proposito, leggevo oggi sul LA Times un articolo molto interessante sulle potenzialità economiche di una realtà come Wikipedia.
Tutti sappiamo quanto possa essere remunerativa una campagna pubblicitaria ben condotta, e che un sito web che vanta di circa 300 milioni di pagine visitate giornaliermente potrebbe rendere sotto il profilo economico come pochi.


Attualmente, senza alcuna pubblicità, Wikipedia necessita di circa 4.6 milioni di dollari annui, la maggior parte dei quali sono dedicati ai 300 server dedicati e ad altri strumenti.
I circa 45000 contribuenti riescono ad ammortizzare questa spesa solo per un terzo, con una media di 33 dollari donati a testa, ed è evidente che questo non è abbastanza per assicurare il sostentamento di una società tanto grande, soprattutto alla luce delle nuove spese di cui la Wikimedia Foundation si sta sobbarcando per implementare nuove caratteristiche, una su tutte i video negli articoli, all’interno di Wikipedia.

Nonostante l’osteggiamento più volte mostrato da alcuni dei fondatori, l’associazione sta pensando sempre di più ad una soluzione pubblicitaria che riesca quantomeno a garantire un rientro delle spese ed un modesto capitale da investire, ma la questione non è tanto semplice come può sembrare.

Senza la stabilità finanziaria non si può pensare in grande, ed è indubbio che la fondazione potrebbe trovarsi di fronte alla necessità di prendere decisioni drastiche entro pochi anni, inoltre, se a questo si aggiunge la concorrenza che il colosso Google ha cominciato con il lancio di Knol, allora le cose diventano ben più complicate.

E’ pur vero che Wikipedia è nato come servizio libero e fino ad ora è sempre rimasto tale, anzi, forse proprio questa peculiarità ha contribuito a garantire uno sviluppo tanto rapido e tanto esteso.
L’ inserimento degli AdSense farebbe perdere questa caratteristica e solleverebbe numerosi questioni circa il posizionamento delle pubblicità all’interno degli articoli, della società pubblicitaria a cui affidarsi, e soprattutto sulla destinazione dei guadagni.
E’ giusto che un associazione goda di guadagni frutto del lavoro dei contribuenti? o devono essere questi ultimi a godere delle entrate degli articoli da loro scritti o modificati?

Sarebbe una vera e propria rivoluzione, che avvicinerebbe molto Wikipedia al modello di Knol.
Lascio a voi la parola, qual’è la vostra opinione circa un possibile inserimento di pubblicità in Wikipedia?