E’ nato Knol: come Google è entrato nel mondo delle enciclopedie Web
Qualche tempo fa fece molto trambusto in rete la notizia proveniente da Mountain View del lancio imminente di un servizio innovativo in grado di competere con l’ enciclopedia web per antonomasia, Wikipedia.
Il nome del servizio è Knol, ed è stato lanciato ufficialmente proprio in questi giorni.
Si tratta di un’ enciclopedia che ha alla base un’idea di collaborazione remunerativa (e non libera come in Wikipedia).
Il nome del servizio è Knol, ed è stato lanciato ufficialmente proprio in questi giorni.
Si tratta di un’ enciclopedia che ha alla base un’idea di collaborazione remunerativa (e non libera come in Wikipedia).
Mi spiego meglio. In pratica, come in Wikipedia, chiunque può partecipare e scrivere articoli riguardanti i più svariati argomenti, con la differenza che può anche decidere di inserire annunci adsense nelle proprie pagine e quindi guadagnare con propri articoli.
Il concetto di “conoscenza collaborativa” alla base di Wikipedia lascia quindi il posto ad un sistema in cui al centro si pone l’autore con le sue conoscenze, per una diffusione del sapere sostanzialmente diversa e probabilmente più curata ed approfondita.
Il concetto di “conoscenza collaborativa” alla base di Wikipedia lascia quindi il posto ad un sistema in cui al centro si pone l’autore con le sue conoscenze, per una diffusione del sapere sostanzialmente diversa e probabilmente più curata ed approfondita.
Lo dico perchè tutti gli utenti che partecipano alla redazione, i “knol“, hanno in questo modo un maggior interesse nello scrivere meglio e più approfonditamente un articolo, profondendo tutte le loro conoscenze per l’elaborazione di un articolo che possa essere accolto quanto meglio dagli utenti.
Ma attenzione il fine di Knol non è meramente speculativo, anzi, il servizio funge come una sorta di “vetrina“, di “trampolino di lancio“, per tutti quelli che intendono mostrare e condividere le loro conoscenze, la loro ferratezza, su un determinato argomento.
Ma attenzione il fine di Knol non è meramente speculativo, anzi, il servizio funge come una sorta di “vetrina“, di “trampolino di lancio“, per tutti quelli che intendono mostrare e condividere le loro conoscenze, la loro ferratezza, su un determinato argomento.
Il giudizio dei knol è affidato ai lettori. Sono loro a scegliere quali sono gli articoli validi, sono loro a promuovere l’attività di un autore, sono loro a premiare le conoscenze personali e le capacità dei singoli.
Inoltre non sarà come Wikipedia in cui c’è un solo articolo per ogni argomento. Chiunque può scrivere su qualsiasi argomento, anche se questo è stato già ampiamente trattato da più autori. Saranno appunto i lettori a valutare e a promuovere i migliori.
D’altra parte questo sistema è l’unico in grado di prevenire un’ “inflazionamento” degli articoli (ad esempio la voce “Italia” sarà sicuramente più ricercata, e teoricamente più proficua, della voce “Bangladesh”) e di garantire allo stesso tempo un elevato livello di approfondimento.
Inoltre non sarà come Wikipedia in cui c’è un solo articolo per ogni argomento. Chiunque può scrivere su qualsiasi argomento, anche se questo è stato già ampiamente trattato da più autori. Saranno appunto i lettori a valutare e a promuovere i migliori.
D’altra parte questo sistema è l’unico in grado di prevenire un’ “inflazionamento” degli articoli (ad esempio la voce “Italia” sarà sicuramente più ricercata, e teoricamente più proficua, della voce “Bangladesh”) e di garantire allo stesso tempo un elevato livello di approfondimento.
Concettualmente il progetto è a mio parere molto valido, bisognerà solo vedere se funzionerà e se riscuoterà il successo adeguato. Voi che ne pensate? avete dubbi in merito? qualche domanda?
Io una ne avrei: come si comporterà Google per quanto riguarda i problemi di copyright (es: scrivo un articolo su knol copiando qualcosa scritto da altri)?
Io una ne avrei: come si comporterà Google per quanto riguarda i problemi di copyright (es: scrivo un articolo su knol copiando qualcosa scritto da altri)?
VIA |Googlisti