Spellist, il cacciatore di errori grammaticali
Cari lettori, il pezzo di oggi interessa i webmaster e, in genere, tutti coloro che sul Web hanno qualche pagina scritta in inglese. Spesso scriviamo dei veri e propri orrori grammaticali, talvolta giungiamo persino ad inventare parole ispirandoci alla nostra lingua. Chi si serve poi di un traduttore automatico, riesce davvero ad assassinare la lingua. Dopo varie ed attente riletture, estrapoliamo un testo più o meno accettabile, ma chissà che non sia annidato da qualche parte l’errore. Per scovarlo ricorriamo oggi ad un interessantissimo servizio, di nome Spellist. Al solito, cerchiamo insieme di saperne di più su questo sito di indubbia utilità.
E’ fatto risaputo tra i webmasters che un paio di errori grammaticali sul proprio sito possono stracciare una carriera o una fama costruita lentamente ed attentamente. Spellist ricerca nel contenuto i possibili errori, utilizzando le API di Google.
Il sito non gode di strumenti avanzatissimi, ma garantisce una certa efficacia. Mi sento di raccomandarlo per la sua schiettezza e la sua rapidità. Sbagliando s’impara, si dice… Vorrei farvi notare, però, come tantissimi siti inglesi che noi utilizziamo di frequente (Google, Youtube, etc.) non contengano alcun errore (se non i titoli dei video su Youtube che, per esempio, Spellist potrebbe considerare errati). Un sito va si apprezzato per il suo contenitore (la struttura, la grafica, etc.), ma anche per il contenuto. Ogni singola parola va pesata in una pagina Web, sia essa un tag o un qualsiasi sostantivo.
Nella speranza che abbiate gradito questa segnalazione, vi auguro buona navigazione 😀 A presto!