6 buoni motivi per abbandonare Firefox in favore di Google Chrome
Grazie al suo appeal e alla vera e propria rivoluzione che è riuscito a portare nel mercato dei browser, Firefox si è presto accaparrato una sorta di aura che, agli occhi di molti geek, lo ha sopraelevato ad un qualcosa che va oltre al semplice concetto di programma per navigare sulla grande rete.
Proprio per questo ci è sembrata estremamente interessante l’analisi fatta dai colleghi del blog americano”MakeUseOf.com“, i quali hanno elencato – provocatoriamente – 6 buoni motivi per abbandonare Firefox in favore di Google Chrome, probabilmente l’unico navigatore attualmente in grado di togliere fette di mercato ad Internet Explorer e Firefox contemporaneamente.
Noi adesso ve le riportiamo tutte, a voi l’analisi.
Task manager: il tanto lodato Firefox può andare in crash e può bloccarsi, inutile negarlo. E quando ciò si verifica, per l’utente sono cavoli amari, gli toccherà infatti attendere ore ed ore affinché il browser si riavvii e carichi nuovamente le schede aperte prima del blocco/crash. In Google Chrome – nonostante errori e freeze possano capitare, come in ogni altro programma – la situazione è di molta più facile gestione grazie al task manager, uno strumento integrato nel programma che consente di vedere quale scheda consuma più RAM/CPU ed eventualmente forzarne la chiusura senza essere costretti a riavviare il navigatore. Uno strumento pressoché indispensabile per chi lavora con i browser e di cui, diciamolo, si sente fortemente la mancanza in Firefox.
Barra degli indirizzi: “premi contemporaneamente i tasti CTRL ed L della tastiera del tuo computer e Chrome ti spalancherà un mondo di possibilità“. Slogan a parte, tra ricerche, cronologia e segnalibri, la barra degli indirizzi del “made in Mountain View” offre all’utente tutte le funzionalità che si possano desiderare. Non si tratta della caratteristica “killer” in grado di far passare gli utenti di Firefox a Google Chrome, ma per essere comoda è comoda,bisogna ammetterlo.
Download Manager: chiunque utilizzi Firefox sa bene che uno dei talloni d’Achille di questo browser, nonostante gli aggiornamenti, è il download manager integrato, che risulta spesso lento, macchinoso e fastidioso, soprattutto quando all’avvio dello scaricamento dei file si apre la malefica finestrella con la lista dei download in corso. Google Chrome può invece contare su un gestore estremamente comodo e più user friendly di quello del suo concorrente “made by Mozilla“, molto simile a quest’ultimo quando viene sfruttata l’estensione “download status bar” (con voci relative ai download effettuati nella barra di stato del programma).
Pagina iniziale: emulando quanto introdotto un bel po’ di tempo fa da Opera Software nel suo navigatore, Google Chrome nella fase di apertura di una nuova scheda offre all’utente una comoda pagina contenente la lista dei siti Internet più visitati (con anteprime grafiche), una barra di ricerca veloce nella cronologia e la lista delle schede chiuse di recente. In Firefox si può ottenere qualcosa di simile utilizzando alcune estensioni, ma il risultato non è esattamente lo stesso.
Applicazioni: con il diffondersi delle applicazioni Web, in primis quelle offerte dalla stessa Google, la necessità di avere un facile accesso a queste ultime, con icone sul desktop e finestre a sé stanti rispetto al browser in uso, è andata crescendo vertiginosamente. Ecco perché risulta incredibilmente utile la funzione “Crea scorciatoie applicazione” di Chrome, ottenibile anche in Firefox, ma solo mediante l’utilizzo dell’estensione “Prism”.
Gestione schede: la facilità con la quale si possono spostare le schede in Google Chrome è un qualcosa di veramente unico. Basta un click e si ha la possibilità di trascinare e/o aprire in una nuova finestra le schede aperte nel browser. Comodità a palate.
E voi, siete mai stati tentati dall’ultima creatura di casa Google? Non esitate a dirci la vostra.