L’iPhone Push Notification Service beta testing è finito

Con un’ultima notifica sugli iPhone dei beta tester la Apple ha annunciato la fine del Push Notification Service beta testing. Da quel momento le speculazioni sulla sempre più imminente release del nuovo sistema operativo iPhone 3.0sono andate crescendo sulla rete .

Il messaggio di notifica non riportava altro che “Thanks for your help and feedback. Testing has concluded.“. Nessun altro dettaglio è stato fornito in merito, non si sa quindi se il Push Notification Service sarà attivo o meno, ma i tester sono molto ottimisti a riguardo pur non sbilanciandosi per ovvi motivi di riservatezza. Ma andiamo per passi e vediamo di capire meglio in cosa consisterà questo servizio ove dovesse essere implementato.

Una delle manchevolezze principali dell’iPhone è l’impossibilità di eseguire applicazioni in background. Questa scelta è stata presa dagli sviluppatori perché l’esecuzione di più applicazioni in background avrebbe reso l’autonomia energetica dell’iPhone inefficiente. Chi di voi avesse un iPhone jailbroken può far andare in background alcune applicazioni e certamente sa bene quanto questo incida sulla longevità della batteria.

Il motivo di lasciare che un’applicazione sia attiva in background risiede nella possibilità di ricevere notifiche da quell’applicazione. Pensate ad un servizio di Istant Messaging o di VoIP; in questi casi la capacità di essere perennemente online dal vostro iPhone e di ricevere un avviso quando si è contattati ha i suoi ovvi vantaggi.


Il tipo di tecnologia che sfrutta un’applicazione in background per notificare una nuova attività è detta pull technology. L’applicazione sul vostro iPhone richiederà con una certa frequenza pacchetti dati dal suo server spesso solo per constatare che non c’è nessuna nuova attività da notificare.

La push technology funziona in direzione opposta. Anziché essere il vostro iPhone a contattare i server saranno i server che contatteranno il vostro terminale nel momento in cui ci saranno dati da inviare. Questo permette un notevole risparmio di energia e di banda, ma dall’altro per poter essere contattati avrete bisogno di un’IP costantemente attivo.

A questa difficoltà la Apple sembra voglia rimediare con i propri server. Il meccanismo è molto semplice, Apple vi terrà sempre on-line con un IP sempre visibile (se la cosa vi spaventa ricordate ch epotete sempre “staccare la corrente”), le applicazioni abilitate a contattare i server della Apple invieranno la richiesta che sarà smistata al vostro IP e si tradurrà in una notifica. Le modalità di notifica dovrebbero essere di tre tipi, pop-up, alerts e badges.

In pieno stile Apple c’è un gran mistero intorno il Push Notification Service, ancora non si sa Apple come intenda gestire le richieste concomitanti da parte di più applicazioni verso uno stesso IP. Finché si parla di budges non è un problema, ma quando le richieste dovrebbero generare alerts o pop-up? Non vorremmo vedere il nostro iPhone in overload per una sfilza di pop-up ed alerts impazziti. Inoltre anche se questo servizio è battery friendly è anche vero che dipenderà dal numero di notifiche che un utente sarà in grado di ricevere. Se la vostra casella di posta, il vostro IM preferito e un paio di Social Network dove siete particolarmente attivi dovessero essere in grado di contattarvi vi ritrovereste ad essere continuamente pushed dai server della Apple e potrete dire addio alla vostra batteria.

La scelta potrebbe essere lasciata all’utente finale, il quale potrebbe decidere da quali ricevere notifiche on demand e da quali digest periodici. E’ chiaro che per essere degno della Apple questo servizio dovrà essere velocemente configurabile; non vogliamo esplorare i settings di ogni applicazione ogni volta che decidiamo di non essere contattati Facebook piuttosto che da Twitter.

Una cosa è certa, dal punto di vista degli sviluppatori, se il servizio sarà implementato, significherà un “secondo grado di giudizio”. Non solo si dovrà passare l’esame dell’Appstore, ma anche quello per accedere agli Apple Notification Servers.

Altra importante ricaduta si avrà sui tipi di contratti telefonici per internet mobile adesso disponibili sul mercato. Tutti quei contratti che vi forniscono connessioni a tempo anziché a traffico subiranno un duro colpo, dal momento che per usufruire del servizio dovrete essere costantemente connessi pur non generando traffico.

Tuttavia queste sono solo illazioni; Apple non rilascia altri dettagli e a questo punto non ci resta che attendere la pubblicazione di iPhone 3.0, sempre più vicina.

Fonte: TheiPhoneBlog