Time incorona Twitter, cambierà il modo in cui viviamo

Il Time dedica un articolo a Twitter e al suo interno pubblica un pezzo intitolato “How Twitter Will Change the Way We Live” (trad.: come Twitter cambierà il modo in cui viviamo). Il sito di “microblogging” viene, così, celebrato sulla copertina più famosa del mondo. Per i pochi che non conoscessero questo servizio, Twitter nasce nel 2006 e permette agli utenti di inviare messaggi di testo, con un massimo di 140 caratteri, tramite il sito stesso, via email, via sms, o utilizzando un servizio di messaggistica istantanea, come msn, skpye o google talk. Ogni messaggio viene poi letto da tutti i follower registrati tramite il sito stesso o tramite sms.

Il famoso settimanale statunitense si sofferma sul modo in cui Twitter ha cambiato, sta cambiando e cambierà il modo di fare informazione online, soffermandosi soprattutto sull’importanza di Twitter come nuovo sistema di comunicazione, come una piattaforma in continua evoluzione e rampa di lancio per rimbalzare informazione di stampo “classico” su altri siti.


I tempi dei famosi downtime (che diedero vita a migliaia di post sui blog di tutto il pianeta, furono la spinta anche per siti come istwitterdown.com), causati da un eccesso di popolarità, sembrano lontani, ma in realtà Twitter ha ancora un grave problema: non produce ricchezza e richiede continui, sempre più pesanti, apporti di capitale e di finanze fresche per sostenere i costi sempre crescenti e compensare i mancati introiti. Facebook, seppur non possa considerarsi perfettamente solido dal punto di vista finanziario, possiede all’interno della sua piattaforma una quantità di informazioni sui propri utenti neanche lontanamente paragonabile a quella che possiede Twitter. Google si è più volte dimostrata interessata a Twitter che potrebbe acquisire, al fine di avere un’arma in più contro Facebook, concorrente che si fa ogni giorno più scomodo all’interno dei piani di espansione dell’azienda di Mountain View.

Ma Google spesso compra e poi si dimentica. Jaiku, il servizio di microblogging considerato un concorrente di Twitter, acquisito da Google qualche anno fa, non è mai stato integrato all’interno della piattaforma di servizi offerti da Google ed è sempre rimasto in disparte all’interno dei progetti di BigG.

E voi che cosa ne pensate di questo slancio di affetto da parte del magazine Time nei confronti di questo servizio di microblogging? Utilizzate Twitter e potete confermare che, in qualche modo, vi ha cambiato la vita?