Assetize, mettete all’asta le vostre identità

Con l’avvicinarsi delle vacanze siamo tutti in cerca di qualche soldo facile per rimpinguire il mai curato fondo estivo. Lavoretti on-line, volantinaggio, turni massacranti e cose del genere. La rete è piena di reti, scusate il gioco di parole, per gli assetati di soldi facili e in genere non badiamo alle decine di servizi che ogni giorno spuntano fuori promettendo questi guadagni.

Assetize però è diverso, almeno in apparenza. Basandosi sullo stesso principio di eBay vi permetterà di mettere all’asta qualunque account su qualunque social network, fra cui twitter, facebook (sia i profili che le singole pages), facebook vanityURL, finanche account wordpress o blogger, oltre un comodo campo “Other”, dove specificare qualunque account vogliate vendere.

Il principio è estremamente semplice, lo stesso che riguarda le URL. Ci sono nomi, parole chiave, brand etc. che valgono molto sul web, pensate all’indirizzo pizza.com per una multinazionale di pizza al taglio. Non troppo raramente si sente di persone che hanno cambiato la propria vita vendendo una URL particolarmente agognata da una grande multinazionale.


Con l’avvento e l’affermarsi del Web 2.0 le piazze principali per il successo di una campagna web si stanno allontando dai siti madre per spostarsi sui social network più popolati, i quali a loro volta fanno di tutto per creare un ambiente sempre più confortevole ai marchi. Pensate l’introduzione delle Facebook Pages, ai Verified Account recentemente introdotti da Twitter. Meno di due giorni fa Facebook ha liberalizzato i propri indirizzi, permettendo a chiunque di scegliere il proprio indirizzo Facebook (www.facebook.com/mariorossi); interessante per i singoli utenti che non dovranno più proncunciare la fatidica frase “cerca Mario Rossi, mi trovi”, ma ancora più interessante per coloro che su Facebook fanno campagne di marketing, le vanityURL infatti sono state messe a disposizione anche per la pages che al 31 Maggio potevano vantare almeno 1000 fan.

Se vi siete accaparrati qualche vanityURL interessante, avete un account che pensiate possa valere qualcosa, vi viene in mente una parola geniale che ancora non è venuta in mente a nessuno, il posto dove andare è Assetize. Non sappiamo quanto realmente si venda su Assetize se non dal piccolo box Recently Sold, che tuttavia non porta cifre astronomiche e in un paio d’ore non è mai stato aggiornato. In ogni caso, che abbia successo o meno, è una buona idea e da il senso dei tempi che corrono sul web.

L’annuncio delle vanityURL di Facebook ha scatenato un putiferio sulla rete. Senza un’anagrafe riconosciuta la conquista del proprio nome, per chi sulla rete ci passa buona parte del suo tempo, diventa fondamentale alla propria identità virtuale. I grandi social network incominciano ad assicurare ai grandi marchi, alle istituzioni, ai politici nazionali e personaggi di spicco della società, l’inequivocabilità dell’username. Per noi comuni mortali non resta che metterci d’accordo, magari con qualche soldino ad ingraziare le relazioni.

Se siete il povero Mario Rossi, che vorrebbe twitter.com/mariorossi e non twitter.com/marior ora considerate questaltra possibilità, comprare un nomeutente.

Via | wwwhat’s new