Collecta, un motore di ricerca real-time che promette molto bene

Il real-time search è un trend sempre più quotato sulla rete. Da quando Twitter e altri simili servizi di real-time streaming si stanno diffondendo la rete sta incominciando a cambiare faccia e un geek che si rispetti non può non esserne al corrente.

Nonostante l’entusiasmo di fronte la novità bisogna ricordarsi di guardare l’altra faccia della medaglia. I contenuti che prima erano pensati per poter essere fruiti al di fuori del loro contesto e del momento in cui venivano pubblicati, adesso si trasformano nella frase di una conversazione, ovvero hanno un senso finché li vedete all’interno dello stream, ma perdono significato pochi minuti dopo, una volta che il trend è cambiato.

Inoltre gli stessi contenuti non sono più limitati ad un social network o un blog, ma attraverso le API questi si intrecciano fra loro creando uno stream unico, che sarebbe bene poter osservare nella sua interezza. Collecta da il suo contributo al raggiungimento di questo scopo attraverso una grafica elegante e la tecnologia XMPP. Grazie a quest’ultima infatti è in grado di aggiornare i risultati della vostra ricerca “as it happens”.

A differenza di altri motori di ricerca in tempo reale Collecta cerca non solo attraverso Twitter, ma analizza la rete in cerca di post, commenti, foto su FlickR e updates di Identica e Jaiku, permettendovi di filtrare le vostre ricerche in modo da ottenere risultati in tempo reale escludendo una o più di queste categorie. E’ chiaro che la ricerca delle foto solo attraverso FlickR e l’inclusione di soli 3 social network, così come l’imposibilità di ricercare solo video rende il servizio ancora incompleto, ma se pensate che stiamo parlando di una beta pubblicata da appena 24 ore vi renderete conto che promette molto bene.


L’interfaccia grafica oltre che essere particolarmente piacevole è anche ben studiata e vanta un’usabilità degna degli standard 2.0. Tutto quello che dovrete fare è scegliere le vostre parole chiave ed avviare la ricerca. Nella colonna centrale si avvierà il player che può essere interrotto in qualunque momento, e incomincerà a mostrarvi una lista di risultati in tempo reale. Cliccando su uno qualunque dei risultati indicizzati i vostri occhi passeranno sulla terza ed ultima colonna del layout, dove verranno visualizzati gli updates per intero, la foto, il commento o l’anteprima del post appena pubblicato. Se compite più ricerche, Collecta conseverà al di sotto del search form fino a 10 parole chiave che continueranno ad aggiornarsi in background, mostrandovi, attraverso un counter per ogni ricerca , quanti risultati sono stati trovati mentre cercavate altro.

Nonostante sia ben studiato a Collecta mancano ancora delle importanti funzioni per poter diventare un “killer”. Lo svantaggio della ricerca in real-time su diversi social network è che la maggior parte dei contenuti non sono altro che ReTweet e se da un lato ci da il senso di quanto un trend stia crescendo, dall’altro rende i risultati inutili dal punto di vista informativo. Per risolvere questo fastidioso problema servirebbe un sistema di filtri più avanzato che ci permettesse di escludere a piacimento i risultati che non ci interessano, per esempio flaggandoli “as it happens” così da non pregiudicare l’aspetto real-time con preferenze supposte.

Alcuni brevi test condotti hanno mostrato che Collecta non è poi così tanto real-time, dal momento che tre tweet postati ad hoc e rilevati dal motore di ricerca di Twitter non sono mai apparsi fra i risultati di ricerca di Collecta. Con altri termini di ricerca i risultati provenienti da twitter appaiono con pochi secondi di delay, come se Collecta in qualche modo filtrasse i risultati di search.twitter.com, e quindi ci chiediamo quanto questo incida sulla validità di tali risultati.

Non c’è dubbio che di lavoro da fare ce ne ancora, ma per una beta può andar bene, purché gli upgrade siano a stretto giro. Lode all’idea, un motore di ricerca per contenuti in tempo reale che fornisce risultati in tempo reale potrebbe essere un uovo di colombo se non fosse per il fatto che il protocollo XMPP ha bisogno di un impegno lato server non indifferente e di conseguenza un investimento economico notevole che potrebbe rendere l’idea incapace di generare profitti e duque di realizzarsi.