In Australia la rete sarà off-limits per tutti i giochi violenti
Spesso su Geekissimo si parla di censura sul web, anche tramite articoli anche molto approfonditi, poichè il tema è quanto mai attuale ed escono molte notizie su queste tematiche ogni giorno.
In Australia, da tempo, si stanno tentando strade politiche e tecniche di controllo di tutto il traffico Internet. I più accorti ed informati avranno capito che la terra decantata spesso come mito di libertà, in realtà, si stia dotando di apparati censori degni dei regimi più autoritari, come quello cinese.
I videogiochi in Australia vengono classificati secondo un sistema di rating, simile a quello in uso in tanti altri stati del mondo. L’unica, grande, differenza risiede nel fatto che i videogiochi possono essere classificati, al massimo, fino ai 15 anni. I videogiochi violenti, come Fallout 3, modificano il loro contenuto per poter essere venduti senza problemi all’interno del paese, poichè non potrebbero essere classificati come giochi, ad esempio, per over 18. In poche parole nessun gioco che non è in grado di essere venduto ad un 15enne può essere venduto in Australia.
Ora questo provvedimento, già esistente da diverso tempo in Australia, verrà esteso anche alla rete Internet, andando a toccare, oltre ai titoli per console (che diventeranno impossibili da giocare o da comprare anche all’estero), anche per semplici giochi basati su tecnologia flash e raggiungibili online.
Mentre la rete si prova a mobilitare contro un simile diniego, il senatore australiano promotore della legge, tal Stephen Conroy, sono stati inseriti all’interno della prima short list dell’Internet Villain 2009.
E voi che cosa ne pensate di un simile divieto? I governi fanno bene o fanno male nel continuare in questa opera di edulcorazione dell’informatica e della rete?
Via: Arstechnica