Chiude un pezzo di Internet: Geocities se ne va

GeoCities è stato gruno dei primi servizi di web hosting gratuito del web. Creato nel 1994 da David Bohnett e John Rezner, fu impostato cercando di ricalcare lo schema di una città. I siti ospitati erano, infatti, categorizzati all’interno di città o regioni (ad esempio i siti attinenti all’informatica erano posizionati all’interno della directory “SiliconValley”, quelli relativi ai divertimenti all’interno di “Hollywood”…). Nonostante questa funzionalità fosse già stata abbandonata da tempo in favore di categorizzazioni più “moderne”, il sistema originale di città ancora esisteva ed alcuni utenti lo utilizzavano ancora.

Il sito da fine Aprile non accetta più nuove iscrizioni e Yahoo, divenuta nel 1999 fa proprietaria di tutte le attività di GeoCities (per ben 3.57 miliardi di dollari), consiglia da qualche settimana a tutti gli utenti di spostarsi verso le proprie soluzioni di webhosting a pagamento.


Qualche giorno fa Yahoo ha diramato la seguente email a tutti i suoi utenti per fissare il giorno per la chiusura delle attività di GeoCities (26 Ottobre 2009) con la seguente email:

Dear Yahoo! GeoCities customer,

We’re writing to let you know that Yahoo! GeoCities, our free web site building service and community, is closing on October 26, 2009.

On October 26, 2009, your GeoCities site will no longer appear on the Web, and you will no longer be able to access your GeoCities account and files.

Con la chiusura di Geocities, un pezzo di Internet che fu se ne andrà. Rupert Goodwins, editor di ZDNet, ha dichiarato che la chiusura di GeoCities determina, di fatto, la fine di un’era e penso che in pochi potrebbero dichiarare il contrario.

La creazione di contenuti su Internet è divenuta molto semplice per gli utenti finali e ormai sono pochi gli utenti che utilizzano servizi di web hosting gratuito per mettere in piedi la propria presenza su Internet.

Di fatto, ad oggi, creare un blog è un fatto relativamente semplice e i social network lo sono ancor di più. E voi concordate con quanto riportato all’interno di questo articolo? Con Geocities se ne va veramente in soffitta un vero pezzo della storia di Internet?