Google lancia la Location Based Search per iPhone

Prima che il vostro entusiasmo si accenda troppo diciamo da subito che il servizio è disponibile solo per Stati Uniti e Canada al momento.

Gli utenti americani e canadesi in possesso di un iPhone, accedendo alla homepage di Google dal browser del melafonino hanno notato un nuovo messaggio che invita a condividere la tua posizione con Google in modo da ottenere risultati di ricerca basati sulla propria posizione.

I Location Based Service sono un argomento particolarmente controverso come potete immaginare. Vero è che da quando il primo cellulare è entrato a far parte di ogni nostro pantalone o borsa siamo facilmente rintracciabili salvo rimuovere la batteria. Ogni qualvolta ci colleghiamo ad internet ci viene assegnato un’IP che porta con se informazioni sulla nostra posizione facilmente analizzabili se non si è premuniti contro. Certo la precisione e la copertura del GPS sono un’altra faccenda, e i dubbi della comunità sono oltremodo comprensibili.


Se si tralasciano per un attimo le paure legate alla GeoLocalizzazione on mobile e ci si fida dei rassicuranti messaggi di Google in merito a privacy e diritto di scelta, non si può non provare forte curiosità per questa frontiera del social networking.

I Location Based Social Network come Google Latitude, ma molti altri ce ne sono, aprono la strada ad una manifestazione del GLocal finora inesplorata. La rete dalle origini si è affermata come strumento principale di comunicazione su grandi distanze, unendo persone da tutto il globo con un’aggregazione basata più sul linguaggio che sulla posizione geografica dell’utente.

Non ci sono i dati per sviluppare una proiezione che abbia un minimo di buon senso, ma se in un’astrazione dovessimo immaginare una diffusione di massa dei Location Based Social Network viene da pensare che la rete sarà come non la avete mai vista.

Le fasce della popolazione meno digitalizzate tendono a mantenere ristretta la cerchia delle proprie connessioni. Facebook ha avuto il merito di capire per primo che una forza non sfruttata della rete è la sua capacità di mantenere la comunicazione attiva fra contatti reali. La GeoLocalizzazione applicata a questa intuizione aprirà la percorribilità dei sei gradi di separazione paradossalmente svincolando gli utenti dalla propria posizione geografica.

Tutto ciò sempre ammesso che le tecnologie necessarie come dispotivi portatili a costi ragionevoli ed infrastrutture, in grado di assicurare la continuità della connessione, giungano presto ad una diffusione significativa prima che “la prossima rivoluzione” raggiunga Stati Uniti e Canada.

Via | Lifehacker