Vita da Geek: 10 motivi per non aggiustare il pc agli amici
Chissà quante volte, sotto le pressanti richieste dei vostri amici, avrete ceduto alla fatidica domanda: “Mi aggiusti il computer?“. Purtroppo per noi Geek, questo spiacevole e poco consigliabile rito si ripete molto spesso, in maniera direttamente proporzionale all’inesperienza dei propri amici e alle vostre riparazioni concluse con successo.
Quasi sicuramente, però, non vi siete mai soffermati a pensare ai possibili retroscena della decisione di aiutare un vostro amico in difficoltà. Oggi vi presentiamo una lista di 10 motivi per non aggiustare il pc agli amici. Mi raccomando, se vi trovate d’accordo con la lista, non esitate a dircelo nei commenti!
- Diventi automaticamente disponibile, sempre e per sempre; a qualunque ora del giorno e della notte, ovunque tu sia: al lavoro, sotto la doccia…
- Diventi oggetto di una catena di passaparola selvaggio.
- Diventi automaticamente il responsabile e amministratore del PC.
- Devi conoscere tutti i programmi e tutti i sistemi operativi esistenti sul pianeta. Da Blender al GWBASIC, da Windows ME alle più improbabili distro di Linux. Dovrai saper fare tutto di tutto: non sono ammesse lacune per chi “conosce il computer”.
- Diventi, per esteso, la prima persona da consultare per tutto ciò che funziona a corrente elettrica.
- Vieni visto come uno spacciatore di hardware.
- Devi sempre navigare nell’ignoto.
- Lavorarai sempre gratis… se va bene! Al di là di qualche caffè offerto, non vedrai mai un soldo. Di sicuro, però, ne spenderai: viaggi, telefonate, probabilmente anche cavetti, vecchi componenti, batterie, viti, ecc…
- Grazie alla tua disponibilità, sarai sempre sottovalutato e verrai classificato al massimo come “smanettone”. I “tecnici”, quelli veri, fanno le stesse cose che fai tu (forse con meno cura), ma prendendo 80 euro all’ora, e saranno visti come semidei.
- Serve davvero un decimo motivo?
“Pronto, ciao ti disturbo?”
“Beh in questo momento sono in barca in ferie…”
“Ah… ma tanto tu fai presto in queste cose. Senti ho il computer che quando lo accendo mi da errore 000×32F33. Cosa può essere? Sono disperato…”
“Si, ma sono in mezzo al mare”
“Va bene. Dimmi cosa devo fare…”
“Aspetta che lo chiedo a un mio amico, lui di sicuro lo sa. Poi è molto alla mano e se ha tempo ti da una mano volentieri.”
“Ti ricordi che l’anno scorso mi avevi installato quel programma per vedere i filmati? Ecco, stamattina, vado ad accendere il PC e non si accende più, cosa può essere successo? Non è che hai fatto qualcosa di strano?”
“Senti, scusa se ti disturbo, ma ho un problema: come faccio ad importare un audiolibro con Itunes?”
“Guarda, mi dispiace, ma non ho l’Ipod e Itunes non lo conosco”
“Dai che tu ci capisci di sicuro più di me. In due minuti tu fai tutto…”
“Ciao, scusa se ti disturbo, ma ho l’home theatre della sala che non funziona più bene. Tu guardi anche quelle cose lì? Perchè è da qualche giorno che si sente un fruscio dal vufer e magari bisogna solo cambiare un fusibile…”
“Ciao, scusa se ti disturbo, volevo comprarmi un PC portatile, tu non è che hai delle bazze?”
“No”
“Come no? Lavorando nei computer vuoi che non ti passi sotto mano qualche occasione? Beh se hai qualcosa fammelo sapere, intanto mi daresti un’occhiata a dei preventivi che mi sono fatto fare?”
“Ciao, scusa se ti rompo, ma il PC non va più”
“Come non va più? Non si accende o cosa?”
“No no, si accende ma poi non va”
“Cos’è che non va? Il sistema operativo?”
“Io non ci capisco mica niente… non va”
“Ma che sistema operativo hai?”
“Cosa vuoi che ne sappia io che sistema operativo ho….cos’è il sistema operativo? Dove devo leggere? Guarda, fai prima se vieni qua a dare un’occhiata, aspetto, vai tranquillo, va bene anche stasera dopo il lavoro…”
😀
Via | Gian Piero Bancoli