Il futuro è oggi: la macchina che legge nel pensiero è realtà

Gli ologrammi sensibili al tatto dei giapponesi non vi sono sembrati abbastanza futuristici? Strano, comunque difficilmente riuscirete a dire la stessa cosa della tecnologia sviluppata dal neuro scienziato Jack Gallant e da Thomas Naselaris dell’Università della California (Berkeley).

Stiamo infatti parlando di un sistema che, attraverso una macchina di risonanza magnetica funzionale, è in grado di leggere la mente delle persone ed identificare gli ultimi oggetti visualizzati da queste ultime.

Questa tecnologia, spiega Gallant, è paragonabile ad un gioco di prestigio in cui il mago deve indovinare la carta pescata dallo spettatore: le carte sono le fotografie di qualsiasi oggetto presente sulla faccia della Terra e la macchina rappresenta il mago, che non conosce a memoria tutte le carte facenti parti del mazzo ma riesce ugualmente a indovinare quella scelta dallo spettatore (ossia, chi si sottopone al test della macchina).


Il progetto è lungi dall’essere finalizzato, ma i primi risultati sembrano essere davvero incoraggianti. Il sistema riesce già ad interpretare l’attività neurale e circolatoria di alcune aree del cervello, ricostruendo correttamente le immagini memorizzate dai tester.

Il tutto avviene in due tranche: dopo un primo step, che serve a calibrare la macchina, alle persone protagoniste dell’esperimento vengono fatte vedere delle immagini che poi il sistema cerca di interpretare consultando un lotto di 6 milioni di foto.

Ciò detto, siamo ancora lontani dalla creazione di macchine per la lettura dei sogni (ma per quello c’è già Gennaro D’Auria) o da computer comandati con il pensiero, ma la strada intrapresa è quella giusta. Almeno, lo pensiamo.

Via | CNN

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