Recensione AlwaysOnPc per iPhone

Con questo post si apre la nuova sezione di Geekissimo dedicata alle applicazioni per iPhone. Recensioni, beta-testing, interviste con gli sviluppatori, tutto per fornirvi una guida settimanale fra gli 85.000 abitanti dell’App Store di Cupertino. L’appuntamento è tutti i mercoledì alle 15:00. Ed ora bando alle ciance, ecco la prima.

Abbiamo testato per voi AlwaysOnPc 1.1 (iTunes link), un’applicazione della Xform Computing dedicata alla produttività e che cerca di eliminare le barriere che un sistema operativo mobile pone alla vostra. La funzione fondamentale di AlwaysOnPc è di mettere a vostra disposizione un sistema operativo Linux remoto, accessibile dal vostro iPhone grazie all’interfaccia Jaddu VNC.

Cominciamo subito col dire che AlwaysOnPc non viene a noi con un prezzo che invogli, 23,99€ sono difficili da accettare sull’App Store, ma applicazioni più complesse a prezzi più elevati della media stanno incominciando a comparire sempre più spesso.

AlwaysOnPc mette a vostra disposizione un sistema operativo remoto al quale accederete tramite l’interfaccia fornita dagli sviluppatori di un’altra applicazione, Jaddu VNC. Attraverso una rete Vine sarete in grado di operare attraverso il vostro iPhone. Dopo aver effettuato l’installazione di un client sul vostro Pc o Mac, attiverete il vostro sistema operativo attraverso un browser Java.


Fatto questo aprendo l’applicazione sul vostro iPhone, vi verrà richiesto il nome utente e la password che avete fornito durante la procedura di registrazione. Connect e il vostro iPhone si lancia alla ricerca di un server in California. Lontanuccio, infatti l’esecuzione a volte è un po’ lenta, altre diventa inutilizzabile. Dwight Buck, membro della squadra di AlwaysOnPc, che abbiamo intervistato per voi, ritiene che fra le varie possibili motivazioni che causano questo lag-time, la lontananza dal server sia la più incisiva. In considerazione di questo la Xform Computing ha in programma la creazione di cluster al di fuori degli Stati Uniti.

Il sistema operativo remoto sarà trasmesso sul vostro schermo da 3,5 pollici, con swipe e pinch-to-zoom vi potrete muovere all’interno dello schermo, e un’enorme (in proporzione) freccia del mouse sarà il vostro puntatore. All’inizio è un po difficile abituarsi, ma devo dire che dopo qualche ora di pratica incomincia a venire naturale. Toccando con un dito una parte dello schermo aggancerete il puntatore nella posizione in cui si trova e da li potrete muoverlo all’interno del sistema operativo, esattamente come se stesse usando il mouse. Dalle impostazioni è anche possibile attivare la modalità Touchscreen Mode in qualunque momento.

Mentre utilizzate il vostro sistema operativo remoto avrete sempre a disposizione una striscia di 4 bottoni, in alto, questi vi permettono di chiudere la connessione, accedere alle impostazioni, accedere ai tasti Shift, Ctrl e Alt, ad un pad con le 4 frecce direzionali ed alla tastiera. L’applicazione è utilizzabile in qualunque momento anche in Landscape Mode. Cosa molto utile soprattutto quando si utilizzano Firefox o Gimp.

Il sistema operativo richiede qualche conoscenza della shell di linux per l’installazione di applicazioni da parte dell’utente, ma è comunque fornito di un buon pacchetto produttività di serie. Open Office, per gestire spreedsheet, doc e presentazioni; Gimp, editor di immagini open source eclettico e funzionale; Firefox, attraverso il quale potrete navigare ovunque e soprattutto sarete in grado di visualizzare i siti in Flash. Altre applicazioni base sono disponibili, un client di posta elettronica, una calcolatrice e molte di quelle applicazioni che vanno in bundle con i sistemi operativi, addicting games, task manager etc.

Nonostante i problemi di lag-time che si hano dall’Italia e l’interfaccia grafica che potrebbe essere più curata per integrarsi meglio con le abitudini degli utenti iPhone, AlwaysOnPc sì è dimostrato un ottimo alleato in situazioni di emergenza. Come lo stesso Dwight Buck ha risposto alle nostre provocazioni:

We do not believe users will create an annual report on their iPhone, but they can update an invoice in the lobby of a client, change the date on a presentation file and then download and present same on the client’s computer five minutes later, all from their phone.

Lo storage messo a disposizione è di 2GB, ma è possibile acquistarne ulteriore. A quanto pare AlwaysOnPc sta lavorando pe integrare delle in-app-purchase, una delle ultime novità della Apple, che ha introdotto la possibilità di fare acquisti all’interno delle applicazioni, tramite iTunes Store. Altri piani per il futuro riguardano la creazione di soluzioni ad hoc, cucite su figure professionali specifiche.

In conclusione l’applicazione per iPhone è allo stato grezzo, ma quello che c’è svolge il suo ruolo. L’orgoglio di AlwaysOnPc è nell’idea dietro l’applicazione, o meglio il mash-up di idee. Va ancora rifinita, e i problemi di connessione vanno risolti al più presto. Durante la fase di testing c’è stato un down di circa 24 ore, prontamente annunciato e risolto da parte del team di AlwaysOnPc, ma pur sempre una cosa grave per uno strumento d’emergenza. Per un prezzo così elevato ci si aspetta qualcosa in più.

Le soluzioni riferiteci da Dwight Buck ci sembrano valide e siamo certi che saranno presto realizzate. Nuovi cluster, un’interfaccia grafica più integrata ed una stabilità maggiore sono i tre punti che riteniamo AlwaysOnPc debba raggiungere per poter essere sfruttata ed apprezzata a pieno dagli utenti di casa nostra.