Fuggito in Messico, le autorità lo ritrovano grazie a Facebook

Ebbene sì, sembra proprio che i Social Network stiano ricoprendo un ruolo sempre più importante nella ricerca e nella cattura dei criminali, i quali molte volte ne fanno un uso indiscriminato, arrivando ad essere scoperti per non aver effettuato il logout dopo essersi messi ad aggiornare il proprio profilo Facebook mentre stavano rubando. O per aver inviato un poke ad un’amica violando le disposizioni del giudice. Ma se questi casi vi sembrano al limite dell’impossibile, leggendo quello che vi stiamo per raccontare arriverete sicuramente a chiedervi cosa passi nella mente dei malviventi mentre compiono i loro atti criminali.

Il protagonista della Facebook Jailtrap di oggi è Maxi Sopo, criminale statunitense di 26 anni, fuggito in Messico e scoperto in seguito dalle autorità giudiziarie americane proprio grazie al suo account Facebook, che (incredibilmente) continuava ad aggiornare anche durante la latitanza. E come se non bastasse, dimenticandosi del tutto di aver aggiunto tra i proprio contatti un dipendente del Dipartimento di Giustizia americano, “particolare” che non è sfuggito alle ricerche degli investigatori e dei Servizi Segreti.

Durante la sua permanena a Cancun, Sopo si accingeva a descrivere con dovizia di particolari la bella vita che conduceva, senza preoccuparsi minimanente delle ricerche delle autorità statunitensi, che lo hanno alla fine trovato ed arrestato. Ora rischia da un minimo di 5 anni fino a 30 anni di carcere.

LIFE IS VERY SIMPLE REALLY!!!! BUT SOME OF US HUMANS MAKE A MESS OF IT … REMEMBER AM JUST HERE TO HAVE FUN PARTEEEEEEE.

Cosa ne pensate, avrà abbastanza tempo per ripensarci in gattabuia? 😀

Via | Guardian