Gravatar, il tuo avatar dappertutto
Il numero di social network ai quali si è registrati, servizi che si utilizzano, blog nei quali si commenta e così via è diventato ormai per molti di noi ingestibile.
Da qualche anno a questa parte assistiamo sempre più alla nascita di servizi ad hoc in grado di aggregare le nostre vite virtuali, di feedarle simultaneamente, come il noto Friendfeed recentemente acquistato da Facebook.
La gestione dei nostri profili però è ancora una questione irrisolta. Il progetto OpenID, che si propone di creare una singola identità per ogni utente, con la quale potersi loggare in tutti i social network partner sembra arenato nei blog di settore.
Mentre le API hanno reso più semplice lo sacmbio di identità fra un social network e l’altro, così coem l’integrazione di informazioni condivise su più piattaforme, ancora non esiste un modo universale ed efficiente per gestire in modo centralizzato i propri profili.
Una dei momenti in cui notate questa grave mancanza della rete, è quando decidete di modificare il vostro avatar. Spesso come per il nickname si vuole avere un avatar unico su tutte le piazze virtuali che si frequentano, così da poter essere velocemente riconosciuti oltre che per una questione di integrità dell’identità.
Modificare l’avatar è uno dei lavori più noiosi, ogni social network ha le sue regole in merito. Google per esempio permette direttamente un crop personalizzato di qualunque immagine, ma lo stesso non vale per YouTube, mentre Facebook accetta più o meno qualunque immagine e via dicendo.
Un’idea valida, ma che secondo noi va ancora sviluppata è data dallo staff di Gravatar. Gravatar è fondamentalmente un plugin intergrabile più o meno in ogni sito web, la lista dei codici supportati infatti è impressionante. Il webmaster di un sito altro non deve fare che implementare poche righe di codice le quali riconosceranno l’utente dall’email che fornirà per lasciare un commento o effettuare una registrazione e automaticamente aggiorneranno il suo avatar con quello scelto su Gravatar.
Il servizio non è ancora diffuso per i principali social network e questo lo rende certamente meno succulento a noi, ma registrarsi non costa nulla e aiuterà il servizio a crescere, magari portandolo al tavolo dei grandi in breve o quanto meno portando la sua idea.