Twitter Lists, una nuova, segreta, funzione di Twitter
Twitter ha distribuito, al momento non per tutti gli utenti, una nuova funzione, Twitter Lists, che ci ha molto incuriosito e che crediamo potrebbe interessarvi.
Ammettiamo che definirla segreta è un’esagerazione, ma ci siamo fatti prendere dallo spirito con cui Twitter ha diffuso questa nuova funzione ad alcuni utenti; con un messaggio che indicava la disponibilità di Twitter Lists e invitava a non twittare ancora la notizia. L’invito alla discrezione ovviamente ha suscitato in noi come nel resto della blogosfera un meccanismo di psicologia inversa ed eccoci qui a parlarne.
Twitter Lists permette agli utenti di Twitter di creare delle liste di feed. In parole povere sarà possibile creare una streamline composta di qualunque utente Twitter desiderassimo. Una List si comporta esattamente come un utente. I tweets degli utenti che avete aggiunto alla lista, o in twittese, che la lista “segue”, costituiscono il contenuto della lista; a sua volta una List può essere “followed” da altri utenti.
Nella sidebar della vostra homepage comparirà una nuova voce, per l’appunto la voce Lists, al di sotto della quale saranno elencate le Lists di cui fate parte. Cliccando su ognuna di esse la vostra home mostrerà lo stream generato dai membri della List.
Le List sono facilmente condivisibili attraverso la URL che generano, niente altro che “twitter.com/[nomeutente]/[nomelista]”; semplice da ricordare e molto indicizzabile dai motori di ricerca, una List può essere diffusa all’interno e all’esterno di Twitter per promuovere gruppi di discussione, raccolte fondi e qualunque cosa la mente di marketer e utenti entusiasti sia in grado di concepire.
Le Lists capitano a fagiolo in una fase in cui, probabilmente, i più “meritevoli” fra gli utenti Twitter hanno uno stream eccessivamente affollato e vario, tanto da rendere eccessivamente dispersiva la sua consultazione. Anche se la funzione non è ancora disponibile per tutti gli utenti, attendiamo con ansia il giorno in cui lo sarà e soprattutto le sue API, che permetteranno agli sviluppatori di applicazioni di terze parti di intergare questa utile funzione nei vari client mobile e desktop.