OOMouse, il mouse a 18 bottoni

Ad Orvieto il 6 Novembre è stato annunciato dalla WarMouse un mouse da 18 bottoni, una levetta analogica e una rotellina per lo scorrimento. Questa la risposta OpenSource alla guerra non dichiarata dei mouse.

Più precisamente il mouse in questione si chiama OOMouse, dove OO sta per OpenOffice, il dispositivo infatti è stato annunciato in partnership con OpenOffice.Org. I 18 bottoni servono ad interfacciarsi più velocemente con applicazioni che richiedono frequentemente operazioni più complesse di un semplice menù a scorrimento.

Anche se presentato in partnership con OpenOffice, OOMouse è qualcosa di più. Al suo interno infatti ci sono 512k di memoria flash, che gli consentono di registrare fino a 63 profili differenti da utilizzarsi con altrettante differenti applicazioni. Nel comunicato stampa la WarMouse cita gli esempi di Adobe Photoshop come di AutoCAD, ed altre applicazioni che solitamente richiedono un uso intensivo della tastiera oltre che al dispositivo di puntamento ottico.


Non lo abbiamo provato personalmente e quindi non possiamo esserne certi, ma l’idea di trasferire parte della complessità della tastiera su un mouse non ci esalta. Le applicazioni che richiedono un uso intensivo della tastiera tendono svologono delle operazioni di una complessità maggiore alla media e richiedono degli input maggiormente complessi. Se la WarMouse ha escogitato una semplificazione efficiente di queste operazioni staremo a vedere.

Il software di gestione dei profili del mouse è un progetto Open Source con licenza GNU 3. OOMouse ovviamente, riferendosi ad applicativi che vanno dal cadding al photoediting richiede una precisione maggiore dei mouse standard. La sensibilità di OOMouse è regolabile, da 400 a 1600 CPI (counts per inch). Come se non bastasse sul lato si vede una levetta analogica che dovrebbe trasformare OOMouse in un JoyStick per hard-gamer.

Non c’è dubbio che OOMouse incuriosisca, ma le immagini disponibili non sono certo un capolavoro di look ‘n feel. Vero è che è presto per fare ogni valutazione e non ci si può esporre esaurientemente prima di avergli messo le mani addosso.