Google Chrome OS: 5 motivi per cui è differente

Deludendo in parte le aspettative iniziali di chi credeva che avrebbe rivoluzionato il mondo dei sistemi operativi, Google Chrome OS si è mostrato recentemente in tutta la sua vera natura, risultando un sistema operativo sicuramente non rivoluzionario ma comunque semplice ed affidabile, adatto a coloro che lavorano principalmente col Web ed utilizzano il browser (ed i programmi ad esso connessi) più degli altri software.

Recentemente, Google ha diffuso un comunicato nel quale elencava 5 precise motivazioni per cui Google Chrome OS è diverso dagli altri, spiegando quindi in maniera semplice e succinta a tutti coloro che criticano la loro creatura in quale modo è meglio utilizzarla e quali sono le sue reali potenzialità.

  1. Il Browser E’ il Sistema Operativo – Molto semplicemente, senza dover installare browser aggiuntivi, Chrome fa da browser e da sistema operativo allo stesso tempo.
  2. E’ progettato per aumentare da solo la sua sicurezza – Chrome OS dà una grandissima importanza alla sicurezza. Le applicazioni avviate girano ognuna nella sua security sandbox, per prevenire la diffusione di malware e spyware. Inoltre, quando trova un errore, Chrome OS si riavvia e lo ripara da sé, ove possibile.
  3. Tutte le applicazioni saranno Web Apps, nessuna installazione – Per quanto riguarda le applicazioni, nessuna verrà installata nel sistema operativo. Tutto sarà completamente online.
  4. Funzionerà solo con HD allo stato solido – Chrome OS non funzionerà su tradizionali laptop o su un Macbook, ma lavorerà solo con HD allo stato solido (SSD). Come avrete facilmente intuito, è stato pensato per lavorare al meglio con i netbook. In futuro, però, non si esclude il supporto agli HD normali.
  5. Avvio velocissimo – Google ha sempre dato una grande importanza alla velocità, e Chrome OS è l’esempio lampante. Tutto ciò che c’era di inutile è stato cancellato, lasciando spazio solo alle funzioni veramente utili, in modo da garantire le massime performance possibili in base all’hardware.

Via | Mashable