2009: 5 grandi flop tecnologici dell’anno che ci lasciamo alle spalle

Una storia d’amore finita male, problemi di lavoro, 10 mesi passati in compagnia di Windows Vista. Sono diversi i motivi per cui molti di noi desiderano sbarazzarsi al più presto di questo 2009 ed entrare nel prossimo anno. Un 2010 che si spera bello, prosperoso (sì, con le tette, c’è qualche problema?) e tecnologicamente interessante per tutti.

Eppure non siamo solo noi comuni mortali a desiderare miglior ventura. Ci sono anche tante aziende operanti nel mondo della tecnologia che, visti i flop di alcuni loro prodotti, vorrebbero tanto voltar pagina e scrollarsi di dosso un’immagine poco lusinghiera acquisita nel corso degli ultimi 12 mesi.

Volete qualche esempio? Bene, qui abbiamo pronta per voi una lista con 5 grandi flop tecnologici del 2009. Qualcuno un po’ forzato (o provocatorio, fate voi), ma che sicuramente porterà spunti di riflessione da sviluppare insieme. Leggete e commentate.

MID

I Mobile Internet Device, i dispositivi a metà strada fra smartphone e notebook che dovevano rivoluzionare il mercato, sono morti. Ormai tutte le più importanti aziende produttrici di hardware, messe di fronte a risultati di vendite a dir poco imbarazzanti, hanno rinunciato alla loro realizzazione. D’altronde era inevitabile: da una parte l’iPhone e dall’altra i netbok hanno contribuito a differenziare enormemente il mercato telefonico da quello dei computer portatili, dando nuova linfa vitale ad entrambi. Solo Google, con la mega-operazione Chrome OS (che potrebbe fondersi con Android), potrebbe riuscire a ricompattare i due mondi… ma la missione ci sembra alquanto ardua.


Wolfram Alpha

Il motore di ricerca intelligente, quello in grado di rispondere in maniera precisa alle domande dell’utente e di risolvere equazioni complicatissime, è un flop. Agli albori del progetto Wolfram Alpha, tutti noi ci siamo domandati se fosse arrivato finalmente un prodotto in grado di dare del filo da torcere a Google. La risposta, dati alla mano, è no. Wolfram Alpha rimane un prodotto ottimo, quasi unico nel suo genere, ma a ‘big G’ non ha fatto nemmeno un tentativo di solletico.

Opera 10.x

È a malincuore che lo facciamo, ma dobbiamo classificare Opera 10 come uno dei flop del 2009. Il browser norvegese le sta tentando davvero tutte per agguantare la concorrenza: si aggiorna di continuo ed ha introdotto funzionalità originali come Opera Unite, che trasforma il programma in un web-server e permette agli utenti di condividere file o chattare in un modo tutto nuovo. Nonostante gli sforzi profusi, però, Chrome, il browser di Google, ha racimolato in poche settimane più utenti di quanti Opera non abbia saputo attirare in quasi 15 anni di carriera.

Motorola Droid (Milestone)

OK, guardando i dati delle vendite (600.000 esemplari venduti in poco più di due mesi) e la considerazione che ha a livello mediatico non si direbbe un flop, ma quando si creano troppe aspettative intorno a un prodotto si finisce sempre col rimanere delusi. È il caso del Motorola Droid, lo smartphone con Google Android più completo in circolazione (almeno fino all’uscita del Nexus One), sbandierato come killer spietato di iPhone e finito come molti altri suoi “colleghi”: indiscutibile qualità tecnica, vendite buone (anche se all’inizio ha stentato parecchio) ma nulla di più. iPhone continua a guardare tutti dall’alto verso il basso.

Digitale Terrestre

Da molti considerata una tecnologia morta prima di nascere, quella del digitale terrestre è una piaga che nell’ultimo anno ha investito regioni importanti come il Lazio e la Campania, oggetto dello switch-off verso “la TV del futuro”. Peccato che questo gran cambiamento si sia trasformato il più delle volte in una lotta con canali inguardabili e collegamenti astrusi da fare fra decoder, TV e videoregistratori. Certo, l’immagine è di qualità superiore rispetto alla TV analogica (e ci mancherebbe altro), ci sono più canali a disposizione (o magari era prima che ce n’erano pochi) e tante altre belle cose, ma forse sarebbe stato meglio investire nell’IPTV o, comunque, in una tecnologia più lungimirante di questa.

[Photo Credits | Matt Brett su Flickr]