BlackBerry Theme Studio: crea (e vendi) i temi per gli smartphone BlackBerry

In una uggiosa giornata londinese siamo stati ospiti di RIM per un evento decisamente particolare: blogger e giornalisti di diversi paesi sono stati messi alla prova nel creare un tema per gli smartphone BlackBerry attraverso l’uso del recente BlackBerry Theme Studio 5.0, ufficializzato nei mesi scorsi. Il tool, scaricabile gratuitamente dalla rete, permette in pochi passaggi di personalizzare il proprio BlackBerry e consente anche di creare temi che possono poi essere venduti attraverso App World, ovvero l’application store, ogni giorno sempre più ricco, messo a disposizione da RIM.

Durante l’evento siamo stati assistiti da personale specializzato di RIM nella creazione del tema: il tempo a disposizione non era molto e a tutti i presenti interessava capire a fondo le potenzialità del tool. Un programma all’apparenza un po’ complesso che invece si rivela gradevole nel suo utilizzo: per creare un tema adatto alla vendita è necessario, ovviamente, avere un po’ di pratica con programmi di grafica (BlackBerry Theme Studio si integra perfettamente con Photoshop di Adobe, ad esempio).

La marcata apertura al mercato consumer da parte di RIM e il buon andamento di App World ha dato il via ad un interesse sempre maggiore da parte degli sviluppatori: la piattaforma BlackBerry, data l’elevata diffusione mondiale degli smartphone e la tipologia di clientela per questi prodotti, consente buoni margini di guadagno ai developers.

Quello che abbiamo portato a casa dall’evento londinese è proprio la sensazione che chiunque può salire sul palcoscenico di App World per proporre la propria idea: sia essa una complessa applicazione oppure un semplicissimo tema sviluppato proprio con il software gratuito, BlackBerry Theme Studio, messo a disposizione da RIM. Sarà poi l’utenza, così come accade nei vari application store, a decretare il successo di un’idea attraverso lo strumento principe, ovvero il download (sia esso gratuito o a pagamento).

BlackBerry Theme Studio è composto da due importanti componenti

Con il BlackBerry Theme Builder, insomma, si crea il tema e lo si modifica nei vari aspetti. È necessario ovviamente avere delle immagini che possano essere utilizzate come sfondi e delle tracce audio con cui creare le suonerie. Con il programma si lavora invece sulla grafica del tema e si verrà rimandati a Photoshop (o al proprio programma di grafica presente sul computer) per modificare, ad esempio, i colori delle icone. Con il BlackBerry Composer le cose si fanno più serie dato che si creano animazioni: anche in questo caso è necessario possedere gli elementi da cui partire (come le immagini) e lasciarsi guidare dalla propria creatività.

Il programmi contenuti nel pacchetto BlackBerry Theme Studio richiedono un computer con sistema operativo: Windows XP Professional o Windows Vista o Windows 7, almeno 256 MB di RAM e spazio su disco pari a 420 MB. Caratteristiche ormai “popolari” che permettono proprio a tutti di mettersi al lavoro con i temi per smartphone BlackBerry.

L’intera procedura, essendo ben studiata dai tool di RIM, risulta fruibile da tutti, anche da coloro che non hanno basi di programmazione, animazione e grafica. Ovviamente il risultato sarà “amatoriale” ma la soddisfazione di avere sul proprio BlackBerry un tema “unico e creato con le proprie mani” sarà impagabile. Per chi invece ha un minino di dimestichezza, vendere i propri temi attraverso App World potrebbe essere la soluzione per monetizzare con pochissimo sforzo.

Personalizzare la propria esperienza multimediale è ciò che tutti noi desideriamo. Affermazione ben spiegata dai dati offerti da RIM: il 30% degli utenti BlackBerry acquista regolarmente temi da App World (prezzo medio 3,70 dollari). Il mercato dei temi, però, non è solo quello di App World: grandi aziende propongono un tema personalizzato per i propri dipendenti mentre altre sfruttano il tema come mezzo pubblicitario.

Insomma, il BlackBerry Theme Builder offre gratuitamente all’utente finale diverse possibilità: dal tema “semplice e fatto in casa” a qualcosa di più complesso destinato ad essere giudicato su un mercato globale.