3 applicazioni iPhone per aiutare Haiti (e non solo)

In queste settimane di triste lutto mondiale a causa del terribile terremoto di Haiti, tantissime sono state le iniziative di solidarietà provenienti da tutto il mondo, supportate a volte anche da star del cinema o della musica, da personalità politiche importanti e da uomini d’affari. La solidarietà mostrata verso la povera popolazione martoriata dalla disgrazia è stata tantissima anche su Internet, prova ne sia l’innumerevole numero di gruppi su Facebook nati per aiutare (o almeno sensibilizzare l’opinione pubblica) tutti coloro che sono stati vittime del tragico evento, ed in particolar modo i bambini.

Nel caso in cui vogliate dare una mano (per quanto piccola) anche voi con il vostro iPhone vi segnaliamo queste 3 applicazioni gratuite per seguire e supportare moltissimi eventi di solidarietà.

  1. CauseWorld

    Questa applicazione permette di effettuare dei “check in” virtuali, che faranno guadagnare punti karma all’utente il quale potrà decidere come spenderli meglio, supportando questo o quel progetto di beneficenza e di aiuti umanitari. Questa applicazione finora ha contribuito alla donazione ai paesi meno agiati di 400.000 libbre di carbone, 54.000 sacchi di farina e 4.200 libri per far studiare i bambini, oltre alla semina di oltre 9.500 nuovi alberi. Recentemente ha anche aggiunto la possibilità di effettuare una donazione per Haiti direttamente alla Croce Rossa.

  2. The Extraordinaries

    Se volete dare una mano virtuale alle associazioni benefiche in giro per tutto il mondo, questa app fa per voi, grazie alle migliaia di richieste di piccole incombenze virtuali (come taggare una foto di una fondazione o diffondere un appello) che la riempono ogni giorno, trovando a volte la realizzazione grazie ai pochi sforzi di un utente volenteroso. Finora sono stati svolti oltre 15.000 impegni assegnati.

  3. Give Work

    Questa applicazione è nata per supportare i rifugiati in tutto il mondo, ad esempio provenienti da città come Dadaab in Kenya, i quali molte volte non sono che persone normali in fuga da una realtà che noi possiamo solo immaginare accontentandoci delle immagini virtuali di giochi come Call Of Duty o di qualche video su YouTube, ma che per chi li ha vissute hanno rappresentato giorni, settimane, a volte mesi interi di puro terrore senza alcuna apparente via di scampo. Il suo funzionamento è simile a quello di The Extraordinaries.

Via | Mashable