Nokia e il mondo della telefonia mobile visto da vicino

Come e dove nasce il cellulare che useremo tra 15 anni? Questo è stato l’interrogativo principale di un interessantissimo evento Nokia a cui abbiamo partecipato qualche giorno fa: alla risposta più ovvia, ovvero in laboratori ultramoderni con il fior fiore di tecnici e designer, Nokia ha risposto mostrandoci “l’altro lato della telefonia mobile”.

In collegamento video con Jan Chipcase, studioso ed antropologo di Nokia, abbiamo capito la vera risposta alla domanda: il cellulare che useremo tra 15 anni rispecchierà le esigenze della futura società globale. Il senso di questa risposta però, come mostra la foto qui sopra, è tutt’altro che ovvio.

Premessa: Jan Chipcase, antropologo, per conto di Nokia ha viaggiato per il mondo per capire come le persone utilizzano il proprio telefono cellulare. A corredo del suo studio, Jan ha pubblicato sul proprio blog numerose fotografie che vi invitiamo ad andare a vedere: vi stupirà capire come dove non arriva la tecnologia o la possibilità economica, arriva “l’ingegno della strada”.

Tra foto di persone che di mestiere ricaricano le batterie dei cellulari con banchetti per la strada (immagine di apertura) e altri che con il proprio computer portatile installano a pagamento su telefoni altrui giochi e applicazioni (una sorta di application store a pagamento), è evidente da dove nasce il cellulare che utilizzeremo tra 15 anni, ovvero dalla fusione delle diverse culture locali.

Ciò che le persone vogliono da un moderno cellulare è comunicare ed ora, grazie alla tecnologia, è possibile farlo in vari modi: dalla più classica telefonata alla più moderna email. L’impegno di Nokia è quello di riuscire a capire i diversi stili di vita e le diverse culture così da poter vendere semplici telefoni a persone analfabete e allo stesso tempo immettere sul nostro mercato dispositivi sempre più tecnologici.

Secondo Jan ci sono 3 cose che le persone ormai portano sempre con sé, ovvero chiavi, soldi e telefono cellulare. È proprio per questo che la sfida dei produttori è rivolta nel creare devices sempre più piccoli ma funzionali oltre a capire le reali esigenze delle persone.

Esigenze che ogni produttore deve saper ben mediare per ogni nuovo prodotto: batterie che durano un giorno, come dimostrano le immagini proposte, sono un vero limite per tutti coloro che non sono ancora raggiunti dall’elettricità nelle proprie abitazioni.