Camera dei Deputati, gli accessi al sistema informatico nelle mani di Novell

Politica e informatica. Incredibile ma vero, nel nostro Paese è ancora possibile associare questi due argomenti senza parlare di DDL liberticidi o scempiaggini giuridiche.

Come lascia ampiamente intuire il titolo del post, stiamo per parlarvi dell’adozione da parte della Camera dei Deputati di Novell Identity Manager e Novell Access Manager, una soluzione software integrata che ha permesso la creazione di un archivio unico contenente tutte le informazioni sulle identità autorizzate all’accesso ai sistemi informatici della camera bassa del parlamento italiano (servendosi del modulo di provisioning basato sui ruoli di Novell Identity).

Con Novell Identity Manager, circa 1.700 dipendenti, 630 deputati eletti e numerosi gruppi, come quello dei giornalisti, possono accedere facilmente ai sistemi informatici della Camera dei Deputati, avendo la possibilità di sfruttare una sola password per tutte le risorse (accesso a file e applicazioni, funzionalità di stampa e Web).


Inoltre, con questa nuova soluzione software, ogni reparto amministrativo della Camera dei Deputati diventa responsabile della definizione dei ruoli degli utenti e, quando un dipendente cambia ruolo e/o reparto, il software utilizza il suo modulo di provisioning basato sui ruoli per aggiornare immediatamente i diritti di accesso dell’utente e farli coincidere con i nuovi requisiti.

Tutto questo ha reso molto più elastica e semplice la gestione degli accessi ai sistemi informatici di Palazzo Montecitorio, i quali, come facilmente immaginabile, devono tener testa ad un numero impressionante di variabili e cambiamenti. Basti pensare che i deputati vengono rieletti ogni cinque anni e possono cambiare i membri del proprio staff in qualsiasi momento.

Il traguardo di avere una fonte unificata di informazioni sull’identità degli utenti, gestire l’accesso alle applicazioni e alle risorse di rete in base ai ruoli istituzionali e l’automatizzazione del provisioning e del deprovisioning degli account utente è quindi stato raggiunto.

Insomma, la Camera dei Deputati – per quel che concerne l’argomento trattato – può finalmente dirsi al passo coi tempi. Sul resto, invece, meglio stendere un velo pietoso. Ma oggi forse è meglio non pensarci e concentrarsi su questa rasserenante notizia (una volta tanto!).