Microsoft e Yahoo!, l’accordo è OK per le istituzioni. Google deve iniziare a preoccuparsi?
Il matrimonio tra Microsoft e Yahoo! s’ha da fare. A decretarlo il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti e la Commissione Europea, che così permettono ai due giganti del settore informatico di mettere in atto il loro piano anti-Google.
Sta quindi per prendere il via quel processo che, entro il 2010, trasformerà Bing in un potentissimo motore di ricerca che ingloberà anche i risultati e i servizi di Yahoo!, il cui scopo è quello di sfruttare una piattaforma forte come quella di Microsoft per offrire “una search experience coinvolgente e innovativa che consenta agli utenti di esplorare e trovare informazioni, persone e siti più rilevanti per loro”.
Quanto alle pubblicità (che giocano un ruolo fondamentale in questo affare), il comunicato stampa ufficiale delle sue aziende ci fa sapere che Yahoo! e Microsoft forniranno singolarmente supporto a diversi segmenti di inserzionisti. Il team commerciale di Yahoo! si occuperà di inserzionisti con volumi elevati, agenzie SEO, SEM e rivenditori, mentre Microsoft rappresenterà e supporterà gli inserzionisti self-service.
Entusiasta il commento di Steve Ballmer, CEO di Microsoft, sull’OK di USA e UE: «Benché il processo sia solo agli inizi, abbiamo raggiunto un’importante pietra miliare. Sono convinto che Microsoft e Yahoo! riusciranno insieme a offrire una scelta più ampia, un miglior valore e una maggiore innovazione sia per i nostri utenti sia per gli inserzionisti e gli editori».
A questo punto, non ci resta che vedere come il mercato accoglierà questo nuovo “big player” e quanto le recenti cadute di stile di Google sulla privacy degli utenti incideranno sul suo appeal presente e futuro.
Difficilmente uno o due errori faranno perdere a Google il suo monopolio nell’ambito dei motori di ricerca, ma ora Schmidt e soci dovranno tenere gli occhi molto più aperti di prima e dovranno iniziare a trattare la questione privacy con tutt’altri toni. Bing incombe.
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