Ubuntu 10.04 si rifà il look. Riuscirà a conquistare nuovi utenti?

Ubuntu cambia pelle. A partire dalla versione 10.04 Lucid Lynx, che come tutti voi ben saprete verrà rilasciata il 29 aprile prossimo, il sistema di Canonical subirà un profondo restyling che coinvolgerà il tema principale dell’OS e del suo logo.

Ad ispirare il cambiamento di una delle distro Linux più amate di tutti i tempi, come si legge sul blog dell’Ubuntu Community Manager Jono Bacon, il concetto di “Luce”, ossia quello di un sistema chiaro che “utilizza le risorse del computer in maniera efficiente, è molto veloce ed è facilmente ridisegnabile per ogni evenienza”.

Il risultato potete vederlo con i vostri occhi nella galleria di immagini con cui è corredato questo post, e dobbiamo dire che è davvero niente male. Ma basterà a far crescere la fetta di utenza interessata al mondo del pinguino?


Chiaramente, la vera risposta a questa domanda solo il tempo saprà darcela, ma è indubbio che la strada intrapresa da Canonical è quella giusta. Se Ubuntu è una delle distribuzioni Linux più diffuse al mondo lo si deve al fatto che è tra le più semplici da usare. E la semplicità di utilizzo, si sa, va spesso a braccetto con l’adozione di interfacce grafiche abbastanza gradevoli da guardare.

Ad ogni modo, Ubuntu 10.04 non sarà solo “luce” ed apparenza. Anzi. Nella nuova versione dell’OS finanziato da Mark Shuttleworth ci aspettano un mucchio di novità funzionali estremamente interessanti, fra cui la sostituzione completa del gestore dei pacchetti con l’Ubuntu Software Center, un supporto migliorato per i driver proprietari di nVidia (grafica) e l’adozione del kernel Linux 2.6.32.

Lucid Lynx, insomma, è stata disegnata per essere la versione della svolta, quella che dovrà portare la creatura di Canonical sul maggior numero di computer possibili, rosicchiando utenti alla schiacciasassi Windows 7 e distogliendo gli utenti già stanchi del mondo Microsoft dal canto della sirena Apple.

Ci riuscirà? A voi l’ardua sentenza.


[Via | ZDNet] [Photo Credits | Jono Bacon]