Microsoft immersa nel cloud computing. Google è avvertita

Microsoft è “completamente dentro il cloud computing”. A fugare ogni dubbio sulle intenzioni del colosso di Redmond nei confronti del mondo tutto-online il CEO Steve Ballmer, che nel corso di una visita fatta qualche giorno fa all’Università di Washington ha parlato a ruota libera del futuro del mondo informatico e delle posizioni dell’azienda su ciò che si sta già stagliando all’orizzonte.

Ecco quindi una notizia che farà felici tutti i fan più sfegatati del cloud computing: il 70% dei dipendenti Microsoft sta già lavorando a progetti riguardanti la “nuvola” e nell’arco di un anno questo numero si trasformerà in 90%.

Entro il 2011 Microsoft sarà quindi proiettata anima e corpo nella promozione di Azure, il suo data center portatile dedicato ai servizi cloud, e allo sviluppo di un numero sempre maggiore di servizi on-line che andranno ad affiancare i già noti Office Online, SQL Server ed Exchange Cloud.


In questo senso, va segnalata la nascita di U-Prove, una nuova tecnologia di Microsoft disegnata per proteggere l’identità degli utenti nell’effettuazione delle transazioni online. Una soluzione che, secondo Ballmer (il quale non perde mai occasione per lanciare frecciatine a Google), dimostra come per il gruppo di Redmond la privacy non sia “un optional”.

Quanto alla tesi di “big G”, secondo cui i PC desktop scompariranno entro tre anni, il vecchio Steve ritiene che: «Il form factor dei PC non è una cosa statica. Il cloud computing – ha puntualizzato il corpulento CEO –è sinonimo di dispositivi intelligenti, capaci di elevare ai massimi livelli l’esperienza di computing a livello di client di ogni utente. Che siano smartphone o altro non importa».

Alla luce di ciò, possiamo tranquillamente dire che no, i PC desktop non sono destinati a morire entro il giro di poco (magari scompariranno prima i tablet, chi può dirlo!) e che sì, Microsoft ha raccolto a piene mani il guanto di sfida lanciato da Google con il suo sistema operativo online Chrome OS.

Chi vincerà questa sfida fra le “nuvole”? Lo scopriremo tra qualche anno, se mai ci sarà un vincitore. Nel frattempo, date pure un’occhiata al sito che il gigante di Redmond, al grido di We’re all in, ha allestito per presentare i suoi servizi cloud.

[Via | Il Sole 24 Ore | BGR]