Il WiFi a 60GHz decuplicherà la velocità di connessione
Mentre lo sviluppo tecnologico ci ha abituati a passi da gigante in tempi velocissimi ci sono alcuni rami che sembrano essersi adagiati, ma non è proprio così. Parlo dello sviluppo delle tecnologie wireless per la trasmissione dati. Ricordate il passaggio da EDGE a UMTS? Ricordate la nascita del WiFi a 2.4 GHz? Avevate sentito parlare del WiFi a 5GHz? Adesso si parla di WiFi a 60GHz.
Secondo le previsioni il WiFi a 60GHz dovrebbe permettere una velocità di trasmissione superiore di dieci volte alle attuali connessioni WiFi. Non si parlerà più di Megabits, ma di Gigabits, e la domanda a questo punto nasce spontanea: A che serve una connettività che si misura in Gigabits.
In tutta questa confusione, WiFi, WiFi a 5 GHz, WiFi a 60 GHz, 4G, WiiMax, etc. quello che si richiederà saranno schede adattabili, in grado di switchare da un protocollo all’altro così da poter usufruire di qualunque tipo di connettività a prescindere dal luogo in cui ci troviamo.
Tralasciando la sempreverde risposta geek “Because we can!” bisogna pensare alla pratica. Le connessioni che i provider forniscono non superano i 45 Megabits in quei pochi paese che hanno fatto della digitalizzazione una priorità. In Italia la media è 2 Megabits per connessione. A che pro dunque un WiFi in grado di veicolare Gigabits di connessione.
In un’epoca di austerity, dove la scarsità delle risorse è più palese che mai, preferirei venire a sapere che la ricerca tecnologica si impegna a diffondere la connettività in quei luoghi dove ancora è fantascienza e non ad aumentare indiscriminatamente le potenzialità senza badare alle reali possibilità ed esigenze del momento.