Google insieme agli editori per l’Internet a pagamento, è la fine di un’era?

Il futuro di Internet è a pagamento, non lo dice più solo “il cattivone” Murdoch ma anche “San” Google, che come riporta La Repubblica, sta contattando alcuni fra i maggiori editori internazionali per mettere a punto il servizio NewsPass, un nuovo sistema che permetterà agli utenti di ricercare e pagare facilmente i contenuti dei giornali sul Web.

Secondo le ultime indiscrezioni, NewsPass dovrebbe funzionare tramite l’associazione di una carta di credito o di un conto online (es. PayPal) al proprio account di Google. Dopo aver effettuato questo passo, l’acquisto di articoli e interi giornali online dovrebbe avvenire con un semplice click nei risultati delle ricerche (sugli elementi caratterizzati da un’apposita icona, che ne indicherà la natura pay-per-view).


Il motivo per cui “big G” ha deciso di dar vita a questo “iTunes delle notizie“, va identificato nel rapporto non troppo idilliaco che intercorre fra la stampa tradizionale e il colosso di Mountain View, tacciato più volte in passato di intascare soldi (quelli di Adsense) sul lavoro altrui (quello dei giornalisti che scrivono sulle testate online). Con questo nuovo sistema, Google dividerà i suoi ricavi con gli editori e saranno tutti felici e contenti. Meno che gli utenti, ma di quelli nessuno se ne frega.

I tempi entro i quali NewsPass entrerà in vigore non si conoscono ancora, ma una cosa è certa. Quando questo accadrà, ci ritroveremo di fronte a due possibili scenari: quello in cui il Web pay-per-view diventerà una realtà consolidata, consentendo all’editoria online di sostituire – almeno parzialmente – quella cartacea, e quello in cui l’assalto al dollaro degli editori si rivelerà un flop clamoroso, spalancando le porte alle soluzioni gratuite e finanziate solo dalla pubblicità.

Quale pubblicità? Ma quella di Google, ovvio, che da semplice “grande fratello” della Rete diventerà il grande fratello della Rete con in tasca le nostre carte di credito.

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