Foxconn è il problema dei suicidi

Foxconn, ne abbiamo già parlato, è la fabbrica con sede in Cina in cui vengono sviluppati alcuni dei più avanzati prodotti tecnologici per la distribuzione di massa. Nokia, HP e tante altre firme importanti si servono di questa fabbrica per sviluppare i loro preziosi gingilli tecnologici.

Foxconn è diventata famosa agli utenti in quanto produttore della linea iPhone ed in particolare del nuovo iPhone 4. Questo modello come si sa ha avuto qualche problema a mantenere la proverbiale discrezione di Apple in merito i propri coming soon.

L’ultima falla nella sicurezza di Apple è avvenuta quando un prototipo di iPhone 4 è giunto nelle mani della redazione di Gizmodo che non ha perso tempo a pubblicarne le specifiche, le foto e tutto il materiale possibile, prima che i suoi server fossero posti sotto sequestro.


Un anno prima , però, un’altra persona aveva smarrito un prototipo di iPhone 4 e le cose per lui sono andate decisamente peggio. Stiamo parlando di un ingegnere della Foxconn che in seguito alla perdita di un prototipo destinato ad Apple, è tornato in aptria, alla Foxconn, dove è stato torturato ed interrogato dalla sicurezza interna.

Dopo quindici giorni l’ingengere cinese si è tolto la vita in circostanze quanto meno sospette. In seguito altri 12 operai della Foxconn si sono suicidati lanciandosi dagli stessi edifici dove lavoravano e la cosa ha raggiunto l’opinione pubblica occidentale.

Da un lato Apple ha risposto con una visita personale di Steve Jobs agli stabilimenti di Foxconn, dall’altro la Foxconn ha pensato fosse una mossa intelligente far firmare ai suoi dipendenti un impegno scritto a non suicidarsi in cambio del 30% in più di stipendio.

Adesso la Foxconn ha deciso di installare una serie di reti di protezione per evitare ulteriori tentativi riusciti di suicidio da parte dei suoi dipendenti. Foxconn sembra volersi distinguere per la soluzione più grottesca e pare proprio ci stia riuscendo.

Via | Gizmodo