Microsoft non può innovare, ecco perché (secondo il fondatore di RealNetworks)
Uno dei tanti luoghi comuni del mondo informatico vuole Microsoft incapace di innovare, stanca, e nemmeno più tanto brava ad andare dietro a coloro che invece sono riusciti a fare dell’innovazione il loro pane quotidiano: Google per i servizi online ed Apple per i software e i dispositivi mobili. Ma è davvero così? Si tratta davvero di un luogo comune? Secondo Rob Glaser, no. È la pura realtà.
L’ex vice presidente per i sistemi multimediali del gruppo di Redmond, adesso alla guida di RealNetworks (società produttrice di Real Player e molto altro ancora, che ha fondato nel 1994), ha messo nero su bianco la sua visione sull’azienda guidata da Steve Ballmer in questo sito, con un articolo in cui viene detto che “la capacità di Microsoft di innovare il mercato nel 2010 è molto più vicina a quella di IBM o HP che a quella di Google o Apple”.
Riprendendo poi la tesi di chi vede Steve Ballmer fuori da Microsoft entro qualche mese, il vecchio Rob ha identificato il peccato originale di Microsoft nella visione troppo PC-centrica del mondo, che come detto qualche giorno fa, si starebbe invece indirizzando verso il Web e i dispositivi mobili.
“Le maggiori fonti di innovazione degli ultimi 5 anni – si legge nell’articolo originale – sono state: a) Ricerca sul Web gratuita, supportata da pubblicità mirate (Google); b) i dispositivi con hardware/software/servizi capaci di generare profitti dalla vendita dei dispositivi stessi e dai servizi in essi contenuti (Apple, RIM); c) i Social Network gratuiti, basati sulle informazioni generate dagli utenti, monetizzati in diversi modi (Facebook)”.
Tutte cose in cui Microsoft non ci ha mai messo il becco. O, per meglio dire, ce l’ha messo, ma troppo tardi e in maniera non troppo fruttuosa. Almeno finora.
Gli ultimi commenti di Glaser sono per Ballmer, l’attuale CEO del colosso di Redmond che al contrario del suo predecessore, Bill Gates, sarebbe concentrato solo sul business: “Cambiare la mentalità di Steve è difficilissimo, quasi impossibile. Conosco diverse persone, brave persone, che con lui vanno semplicemente “avanti”, senza lottare per ciò in cui veramente credono”.
Morale della favola: finché Windows e Office “terranno”, Microsoft non innoverà ma cercherà solo di colmare i gap che la divideranno dai suoi principali competitor. Un quadro amaro, triste, ma verosimile. Chi può negarlo?
[Via | Computer World – Photo Credits | bfishadow]