Chrome, come abilitare le web app di Chrome OS

Come tutti voi ben saprete, Google sta per lanciare un suo App Store in cui sarà possibile scaricare ed acquistare applicazioni Web per Chrome OS. Il debutto ufficiale di questa vetrina virtuale è attesa per fine anno, ma a quanto pare, un assaggio è già possibile averlo attraverso l’ultima dev build di Chrome (il browser) rilasciata dal gigante di Mountain View.

Come fare ce lo spiega il sito Internet gHacks, che ha pubblicato una guida su come abilitare e utilizzare le prime web application incluse di default in Chrome, quelle di Google Calendar, Gmail e Google Docs, che divengono accessibili dalla pagina di presentazione delle nuove schede e risiedono in degli appositi tab senza titolo, con la sola favicon dei servizi di “big G”. 

Ecco la procedura da seguire passo passo: può sembrare lunghetta, ma in realtà ci vuole pochissimo per portarla a termine. Divertitevi!


  1. Installare l’ultima dev build di Google Chrome;
  2. Fare click destro sull’icona di Chrome presente sul desktop e selezionare la voce Proprietà dal menu contestuale;
  3. Aggiungere la stringa – -enable-apps alla fine della destinazione del collegamento (in modo da ottenere una cosa come “C:\Users\Andrea\AppData\Local\Google\Chrome\Application\chrome.exe – -enable-apps“, senza spazio dopo il primo trattino);
  4. Avviare Google Chrome tramite il collegamento appena modificato (o creato, se non c’era);
  5. Cliccare sull’icona a forma di chiave inglese e selezionare la voce Strumenti > Estensioni;
  6. Espandere la sezione Modalità sviluppatore;
  7. Cliccare sul pulsante Carica estensione non pacchettizzata;
  8. Indirizzare il browser verso le seguenti cartelle (una alla volta):

A questo punto, vedrete comparire le estensioni relative a Google Calendar, Gmail e Google Docs nella lista dei componenti aggiuntivi installati in Chrome. Per richiamarli, vi basterà far riferimento alle icone presenti nella pagina di apertura delle nuove schede.

Che dire? Per ora si tratta di una funzionalità abbastanza inutile, ma abbiamo scoperto uno dei piccoli sporchi segreti del browser di “big G” e di questo dobbiamo dire che siamo estremamente soddisfatti!