Xmarks vive grazie alle donazioni… e a qualche azienda che ha fiutato l’affare

Xmarks, il popolare servizio di sincronizzazione multi-piattaforma per browser che aveva annunciato la chiusura a causa di un dissesto finanziario, continuerà a vivere.

Ad annunciare la lieta novella, un post comparso sul blog ufficiale del servizio che magnifica il “potere della comunità”. Questi alcuni dei punti più significativi che si possono leggere al suo interno: “Voi avete detto al mondo che sarebbe stata semplicemente inaccettabile una chiusura del nostro servizio, e ha funzionato. Grazie alla vostra passione, Xmarks ha ricevuto offerte da diverse aziende che si sono dette pronte a rilevare il servizio e renderlo sempre migliore”.

Insomma, quella della sopravvivenza di Xmarks viene presentata come un’ennesima vittoria della “comunità”. Ma è davvero così?


Non prendeteci per disfattisti ma, per com’è andata a finire, ci sembra che a uscire vittoriosi da questa faccenda non siano stati gli utenti, ma solo l’azienda che, avendo fiutato l’affare, constatata la disponibilità di oltre 35.000 persone a pagare il servizio, presto subentrerà all’attuale proprietà di Xmarks con l’intento di “spennare” quanti più “polli” possibili.

In ogni caso, l’affare non è ancora ufficialmente concluso. “Non c’è ancora un contratto siglato, ma abbiamo diverse offerte sul tavolo che ci fanno essere fiduciosi circa la sopravvivenza del servizio senza interruzioni”, si legge sul blog ufficiale di Xmarks. Ma si tratta solo di un post di preparazione alla “grande svolta”, un preludio all’atteso passaggio di testimone i cui dettagli dovrebbero essere svelati a breve.

Ci saranno grandi nomi coinvolti nella questione? Vista la probabile (ma non ancora sicura) natura pay del servizio, è improbabile. Comunque guai a escludere qualsiasi ipotesi: l’affare Xmarks è grande, talmente grande che potrebbe far gola a più di una grande firma del mondo informatico.

Voi che ne pensate? Rimarrete utenti fedeli del servizio in qualunque caso? Fatecelo sapere attraverso i commenti.