Microsoft “minaccia” cause contro Acer e Asus per l’utilizzo di Android sui netbook

Secondo quanto riportato dal sito Internet ‘DigiTimes’, Microsoft starebbe per citare Acer e ASUS per la violazione di brevetti legati alla vendita di dispositivi – netbook in primis – equipaggiati con il sistema operativo Android.

Il colosso di Redmond ha già citato Motorola per lo stesso motivo, sostenendo che Android violerebbe nove brevetti Microsoft legati alla sincronizzazione di e-mail/calendari/contatti, alla programmazione di appuntamenti e alle notifiche. La fondatezza di tali ragioni non è stata ancora appurata chiaramente, ma a quanto pare l’azienda di Ballmer ha deciso di “cavalcare l’onda” e iniziare a chiedere soldi a tutti i produttori di terminali legati all’OS di Google.


Tra le aziende che hanno accettato le richieste economiche della “mamma” di Windows – evitando dunque cause come quelle che starebbero per travolgere Acer e ASUS – al momento figura solo HTC, che ha firmato un accordo in base al quale per ogni dispositivo con Android commercializzato andrà una “tassa” di 10/15 dollari a Microsoft.

I due colossi taiwanesi messi sotto tiro dai “cecchini” redmondiani al momento sembrano far finta di nulla ma appare chiaro che se non ci saranno degli accordi entro breve, il lancio sul mercato di tanti netbook con Android (e forse anche Chrome OS) previsti per i prossimi mesi rischierà di complicarsi maledettamente.

Che stia per iniziare un nuovo, inedito capitolo nella guerra delle multinazionali informatiche, o forse è solo l’ennesimo ricorso alla (ormai stantia) pratica di lanciare accuse nel mucchio e tentare di screditare i rivali? Alle carte bollate – e agli eventuali introiti milionari di Microsoft – l’ardua sentenza.

Noi, nel frattempo, vi ricordiamo che Microsoft ama l’open source. Non dimenticatelo mai!

[Via | ZDNet – Photo Credits | orcmid]