Steve Ballmer vende il 12% delle sue azioni: addio a Microsoft?
Steve Ballmer ha venduto 49.3 milioni di azioni Microsoft – il 12% di quelle in suo possesso – per un valore totale di 1.3 miliardi di dollari. Entro la fine dell’anno, secondo quanto riportato da Reuters, potrebbe venderne 75 milioni (18%).
Che dopo dieci anni passati a ricoprire la posizione che fu di Bill Gates, il cinquantaquattrenne CEO stia per abbandonare Microsoft? È lecito sospettarlo, ma per il momento il diretto interessato smentisce ogni ipotesi legata a questo scenario.
Queste le dichiarazioni di Ballmer sull’argomento pubblicate sul sito ufficiale dell’azienda: “Sono eccitato per i nostri nuovi prodotti, le nostre tecnologie e le loro potenzialità di cambiare le vite delle persone”. “Rimango completamente legato a Microsoft e al suo successo”.
Dichiarazioni a parte, rimangono i fatti: da sette anni a questa parte, questa è la prima volta che Ballmer vende le azioni della sua azienda. Allo stato attuale, rimangono in suo possesso “solo” 359 milioni di azioni, pari al 4.2% del totale, con un valore di 9.6 miliardi di dollari: un po’ pochino per il manager numero uno del gruppo, secondo qualcuno.
E allora, se Ballmer dovesse davvero “mollare”, chi mai potrebbe prendere il suo posto? Il borsino dei CEO vede salire alle stelle le quotazioni di Steven Sinofsky, attuale capo della divisione Windows e uno dei principali artefici – insieme a Ballmer – del fenomeno Windows 7, ma non mancano voci nostalgiche che auspicano un clamoroso ritorno dello “zio” Bill Gates.
Pochi sembrano essere invece i supporter “mediatici” dell’attuale CEO, che nonostante i recenti fatturati record di Microsoft, il “boom” di Windows 7, il successo di Office 2010 e gli ottimi risultati di vendita di Kinect, non gode di buona fama. Misteri e bellezza della stampa.