Wikileaks, Julian Assange arrestato
Game Over per Julian Assange. Il trentanovenne fondatore di Wikileaks si è consegnato questa mattina alle autorità britanniche in accordo con i suoi avvocati.
Dopo essere stato interrogato dalla polizia di Londra (dove dunque risiedeva), l’australiano che ha messo sotto scacco politici e diplomatici di tutto il mondo si è recato alla corte di Westminster, dove però non è stata accettata la proposta di rilascio sotto cauzione che i suoi legali avevano avanzato.
Assange, dunque, resterà sotto custodia fino al 14 dicembre, per scongiurare il “rischio di fuga”. Quello che accadrà dopo non si sa, ma il fondatore di Wikileaks ha già fatto sapere che non accetterà né l’estradizione in Svezia (Paese che ha spiccato il mandato di cattura verso Assange per presunte violenze sessuali) né la “consegna” nelle mani degli USA.
Tra i commenti più entusiasti alla cattura (se così la si può chiamare) di Assange, quella del Ministro degli Esteri italiano Franco Frattini, che interpellato sull’argomento ha detto “Era ora. Mi auguro che sia interrogato e processato come le leggi stabiliscono“.
E Adesso che ne sarà di Wikileaks? Sarà più o meno temibile di prima con il suo fondatore dietro le sbarre? Lo scopriremo nelle prossime ore.
[Photo Credits | Abode of Chaos]