Microsoft Security Essentials 2.0: 5 motivi per metterlo nella calza della Befana (al posto di Avira e gli altri AV)


Il calendario segna la data del 5 gennaio. Questa notte arriva la Befana e, proprio come l’anno scorso, quando abbiamo parlato di Chrome, oggi vogliamo analizzare insieme a voi pregi di un software che andrebbe (virtualmente) messo nella calza.

Dalla complicata categoria dei browser quest’anno ci trasferiamo nel non meno spinoso mondo degli antivirus, che non più di qualche settimana fa ha visto la nascita di Microsoft Security Essentials 2.0, seconda attesissima major release dell’antivirus gratuito targato Microsoft.

Tra le novità della versione, una maggiore integrazione con IE e con il firewall di Windows, la possibilità di regolare l’utilizzo della CPU da parte del programma e una nuova funzionalità di analisi del traffico Web. Ma adesso mettiamo da parte le chiacchiere e scopriamo insieme i principali motivi per cui varrebbe la pena usare MSE al posto di Avira, Avast, AVG e altri software per la sicurezza concorrenti.

Fa bene il suo lavoro

La cosa più banale ma più importante di tutte. Microsoft Security Essentials va installato perché è un ottimo prodotto. Nei test effettuati da AV Comparatives negli ultimi mesi del 2010, la versione 1.0 del software ha ottenuto il massimo dei voti (Advanced +) sia per quanto riguarda la protezione proattiva che per quanto riguarda le performance. Un gradino sotto, allo stato Advanced, è arrivato solo nei test riguardanti la rilevazione delle minacce on-demand. Anche “PC Magazine” e “AV-Test.org” ne hanno parlato ottimamente.


È gratuito al 101%

Al contrario di altre valide soluzioni analoghe (leggasi Avira), MSE è completamente gratuito e non ha limitazioni. Non include banner pubblicitari che spuntano all’improvviso sul desktop, gli aggiornamenti sono puntuali e non si bloccano a causa dei server intasati e non ci sono funzionalità aggiuntive “sbloccabili” col pagamento di un canone annuale. Basta avere una copia genuina (o ben taroccata) di Windows XP/Vista/7 e si ha disposizione un antivirus completo che si integra perfettamente con il sistema operativo.

Non appesantisce il sistema

Come segnalato da un numero piuttosto consistente di utenti, con il passaggio alla versione 10 Avira AntiVir si è leggermente appesantito. Questo a MSE non è successo. Con l’aggiornamento alla versione 2.0, l’antivirus di Microsoft ha mantenuto intatto – e forse migliorato – il suo grado di performance e leggerezza. Il programma occupa pochissimo spazio sulla RAM e vanta uno dei motori di scansione più veloci attualmente presenti sul mercato. Alcuni utenti continuano ad avvertire il famigerato bug della CPU che schizza al 100%, ma il problema dovrebbe essersi attenuato rispetto al passato.

Eccezioni facili

L’aggiunta di file nella “white list” di un antivirus può rivelarsi un processo lungo e macchinoso, con MSE no. Quando l’antivirus “made in Redmond” segnala un falso positivo (es. il file globalfind.mrc di XDCCMule) e si vuole aggiungere quest’ultimo alle eccezioni, basta selezionare l’opzione “Consenti” dall’avviso che compare. Il programma ricorderà l’impostazione e non chiederà mai più conferme per il file aggiunto alla lista bianca.

Opzioni semplici e in Italiano

Microsoft Security Essentials 2.0 è la prova provata che personalizzare le impostazioni di un antivirus non è un’impresa riservata a pochi eletti. Anche grazie alla sua interfaccia tradotta completamente in italiano, MSE ha un pannello di impostazioni disarmante per la sua semplicità. In esso si possono configurare facilmente gli orari e le cadenze delle scansioni automatiche, l’ammontare massimo di CPU da riservare al programma, le eccezioni, e molto altro ancora.

Voi siete passati a MSE abbandonando altri antivirus? Se sì, perché? Fatecelo sapere attraverso i commenti.