Steve Ballmer festeggia 11 anni da CEO, ma i giornali continuano a chiedere le sue dimissioni


Per la maggior parte di noi è diventato il vero numero uno dell’azienda solo tre anni fa, quando Bill Gates si è dato alla filantropia, ma in realtà sono già 11 anni che Steve Ballmer ricopre la carica di CEO di Microsoft.

Il 13 gennaio 2000 fu lo stesso “zio Bill” a cedergli la poltrona e, da allora, ne è passa di acqua sotto i ponti. Apple ha raggiunto (e superato) i fasti di una volta diventando una delle protagoniste più importanti del mondo tecnologico, è nato Windows Vista che è stato definito da più parti come uno dei peggiori sistemi operativi della storia, abbiamo attraversato un paio di gravi crisi economiche, ma alla fine il colosso di Redmond ha tenuto botta. È ancora lì e mantiene un monopolio quasi intatto.

Questo però non ha risparmiato critiche feroci a Ballmer, che viene accusato da giornali e blogger d’oltreoceano di avere una visione del futuro troppo limitata, di puntare poco e male sul settore mobile (smartphone e tablet) e di avere portato il titolo di Microsoft in borsa troppo giù (su Pandemia un grafico abbastanza esplicativo).


Secondo il “Financial Times”, ci sarebbero addirittura dei dirigenti Microsoft che avrebbero espresso seri dubbi sulla leadership di Ballmer e starebbero facendo pressioni per un suo abbandono, soprattutto dopo la “cacciata” di Bob Muglia, amatissimo ex-presidente della sezione server e business tool dell’azienda.

L’aria, insomma, nei piani alti di Microsoft non è delle migliori ma forse in questo bilancio, non troppo roseo, degli undici anni “ballmeriani” si farebbe bene a mettere in primo piano gli ultimi tre, quelli successivi all’abbandono di Bill Gates e alla nascita della vera era Ballmer.

In questo periodo, infatti, il colosso di Redmond ha sfornato prodotti e servizi di primissimo livello (Windows 7 su tutti, ma potremmo citare anche Office 2010, i servizi Live ecc.) che fanno sperare in un futuro davvero brillante. Se su Windows Phone 7 ci sono ancora delle giuste perplessità, appare ormai chiaro che Kinect è un successo e una possibile rivoluzione applicabile a tantissimi dispositivi, dai PC alle TV. Proprio quello che serviva al colosso di Redmond per sfidare (e forse battere) Apple sul campo dell’innovazione.

Rimangono da chiarire solo i dubbi relativi a Windows 8 su ARM e Internet Explorer 9. Se il primo si rivelerà un sistema perfetto anche per i tablet e il secondo un browser performante e “compatibile”, come tutti noi ci aspettiamo, il “regno” di Steve Ballmer potrebbe continuare davvero fino alla scadenza prefissata dallo stesso CEO redmondiano: il 2018, quando il suo figlio più piccolo andrà al college.

Voi credete sia possibile una cosa del genere o la forza della stampa riuscirà a far dimettere Ballmer anzitempo? Forse la risposta la conosciamo già, comunque diteci la vostra.

[Via | Computer World – Photo Credits | Microsoft Sweden]