#hovistogheddafi e Twitter “impazzisce”


Quello che sta accadendo in Libia ha del drammatico, quindi lungi da noi farci sopra qualsivoglia tipo di ironia. Ma da appassionati seguitori delle cronache della Rete quali siamo, non possiamo fare a meno di parlarvi del fenomeno #hovistogheddafi che ha fatto “impazzire” gli utenti italiani di Twitter negli ultimi tre giorni.

Tutto è nato nelle ore in cui non si sapeva che fine avesse fatto Gheddafi, quando tutti i media davano il farneticante dittatore libico in viaggio verso il Venezuela (cosa poi rivelatasi falsa). In quel frangente, il nostro David (aka Pizzicone di Dissacration) ha lanciato sulla sua pagina di Twitter il seguente viral-invito: “Ho appena visto Gheddafi, era alla Coop sotto casa mia. Dite anche voi dove l’avete visto e usate l’hashtag #hovistogheddafi”.


Come facilmente intuibile, dopo pochi istanti la twittersfera italiana (si dice così?) si è popolata di centinaia di messaggi dissacranti, ironici e screditanti su Gheddafi e la sua presenza nei luoghi e/o nelle circostanze più singolari. Qualche esempio? Basta ricercare l’hashtag #hovistogheddafi su Twitter per scoprirne a bizzeffe:

#hovistogheddafi fare la cacca da Paolo (Christine Crispy); #hovistogheddafi ha appena cercato di vendermi una rosa al semaforo! (Giuliano Ambrosio); #hovistogheddafi inviarmi l’invito per cityville su FB!!! (Giuseppe mcmiller88); #hovistoGheddafi giocare a nascondino con Bin Laden. Ancora non si sa chi vince (EleSonrisa); #hovistogheddafi comprare un biglietto per il concerto di Apicella (idemisastupid); #hovistogheddafi che leggeva “Il labirinto femminile” di Marra! (David Di Tivoli); #hovistogheddafi che ammazza troppa gente #orabasta (Claudio Gagliardini); e si potrebbe andare avanti all’infinito ….

Questo è quanto vi dovevamo. Se volete, potete dirci voi dove avete visto Gheddafi nei commenti qui sotto e sulla vostra pagina di Twitter (non dimenticando di mettere l’hashtag #hovistogheddafi nel messaggio). Sarebbe carino, anche per dimostrare tutto il vostro dissenso verso un dittatore che ormai ha raggiunto la massima espressione del totalitarismo e dell’antidemocraticità. Diciamo pure della follia.

Se non vi va di trattare il tema in un momento così delicato, vi comprendiamo e vi ringraziamo lo stesso per la cortese attenzione.