Wikileaks, Julian Assange verso l’estradizione


Il processo a Julian Assange continua, e questa volta ci sono pessime notizie per il fondatore di Wikileaks.

Il giudice britannico Riddel ha infatti accolto la richiesta della Svezia e ha ordinato l’estradizione di Assange nel Paese scandinavo, dove come ormai ben saprete il numero uno di Wl è indagato per presunte molestie sessuali verso due ragazze (avrebbe avuto rapporti senza utilizzare precauzioni).

Assange ha ascoltato con aria impassibile la sentenza, ma già sta preparando un ricorso. L’avvocato della difesa Geoffrey Robertson ha annunciato che presenterà appello puntando sul fatto che in Svezia i processi per stupro si tengono a porte chiuse e che questo rappresenterebbe una violazione dei diritti umani del suo cliente.


Fra i timori di Julian Assange anche quello – abbastanza fondato – di essere estradato dalla Svezia agli Stati Uniti, dove potrebbe finire detenuto nel terribile carcere di Guantanamo o processato per spionaggio. Qualcuno azzarda addirittura il rischio di pena di morte per aver diffuso informative riservate inviate a Washington dalla diplomazia americana nel mondo.

In ogni caso, un altro dei legali del capo di Wikileaks, Mark Stephens, si è detto fiducioso di poter “risolvere il caso in Gran Bretagna”. Assange rimane in libertà su cauzione.

[Via | Repubblica – Photo Credits | Raymond Salvatore Harmon]