Linux 2.6.38, il sistema del pinguino diventa più veloce con la patch dei miracoli


Parlare di miracoli in campo informatico non è mai giusto (almeno fin quando non si scoprirà che Padre Maronno è stato uno degli sviluppatori di Windows Vista), ma può capitare che una piccola patch influisca sulle prestazioni di un sistema in maniera decisa. Questo almeno è quanto ritiene Linus Torvalds, il papà di Linux, che ha “benedetto” ufficialmente la patch per il kernel Linux rilasciata a fine 2010 dall’hacker Mike Galbraith.

La patch, ora integrata nel nuovo kernel Linux 2.6.38, avrebbe tantissimi effetti positivi sulle performance del sistema del pinguino, riuscendo a velocizzarne i tempi di risposta e – dice Torvalds – a rendere perfino più celere il caricamento delle pagine Web. Un vero e proprio turbo posto sotto le chiappette nere di Tux, insomma.


Entrando nel dettaglio tecnico, l’hack del kernel incluso in Linux 2.6.38 sfrutta i task group e lo scheduler per diminuire di un decimo i tempi di latenza (ossia il tempo che intercorre fra l’input di un comando e la sua realizzazione da parte del sistema), soprattutto quando RAM e CPU sono sotto sforzo.

Vista la ristrettezza dei tempi, sembra improbabile L’inclusione della “patch miracolosa” in Ubuntu 11.04 Natty Narwhal, la prossima major release della distro Linux Canonical programmata per il gran debutto il 28 aprile, sembra abbastanza probabile dato che quest’ultima utilizzerà il kernel Linux 2.6.38.

[Via | APC – Photo Credits | cavorite]