Microsoft manda una torta a Mozilla per il rilascio di Firefox 4, intanto lo sfrutta per pubblicizzare IE9 su Twitter
Avete presente quei calciatori che prima entrano “a martello” su un avversario e poi fanno finta di volerlo aiutare a rialzarsi? Bene, diciamo che Microsoft ha fatto quasi la stessa cosa nei confronti di Mozilla. Come testimonia la foto qui sopra, nella giornata di ieri il colosso di Redmond ha spedito una torta allo staff di Mozilla per complimentarsi dell’uscita di Firefox 4.
Si tratta di un gesto di fair play che continua una tradizione iniziata nel 2008: quando, in occasione del lancio di Firefox 3, il team di sviluppo di Internet Explorer spedì a Mozilla una torta con lo stesso messaggio di quella di adesso (Congratulations on Shipping!). Gesto che però è stato reso vano da un’altra trovata, non proprio correttissima, del settore marketing di IE.
Cercando il termine “Firefox” su Twitter nei minuti immediatamente successivi al rilascio di Firefox 4, infatti, molti utenti hanno notato la presenza di un messaggio davvero strano nei risultati della ricerca: “Internet Explorer 9 is here! Download now, rolling out around the world! Esperience a more beautiful Web”.
Ovviamente non si tratta di un tweet scritto da un utente particolarmente entusiasta dell’ultimo browser Microsoft ma di una pubblicità che il gruppo di Steve Ballmer ha acquistato affinché fosse visualizzata proprio nelle ricerche riguardanti Firefox. Eccola in tutto il suo splendore in uno screenshot catturato dall’utente simurai di TwitPic.
Il subdolo spot made in Redmond (classificato come piggyback) è stato subito condannato da utenti e personalità della Rete, come il technical evangelist di Mozilla Paul Rouget che si è detto “shockato” dalla questione, e nel giro di qualche ora è stato fatto sparire dalla twittersfera.
Che dire? Questa cosa Microsoft poteva indubbiamente risparmiarsela. Ma visto che oggi noi –come tanti altri nostri colleghi in giro per il mondo – siamo qui a parlare dell’accaduto menzionando ripetutamente IE9, dobbiamo ammettere che Ballmer e soci hanno raggiunto l’obiettivo: far parlare del loro browser. Chapeau.