Linux compie 20 anni e va oltre l’ossessione per Microsoft
Oggi si chiude in quel di San Francisco il Linux Foundation Collaboration Summit celebrativo dei 20 anni di Linux. Il sistema del pinguino ha superato due decenni di vita e, stando alle parole di chi ha a cuore le sue sorti, è riuscito a ben figurare in molte delle battaglie che ha disputate, prima fra tutte quelle contro il mondo del software closed/commerciale.
Ad aprire il meeting è stato l’executive director della Linux Foundation Jim Zemlin (sulla sedia a rotelle dopo un brutto incidente sugli sci), che insieme agli altri leader del movimento linuxiano non si è sentito di dire apertamente che Linux ha vinto la guerra contro Microsoft ma ha dichiarato in maniera convinta che l’ossessione per Microsoft è superata da parte del sistema del pinguino.
Messa per un attimo da parte la sua visione utopistica del mondo secondo cui Linux dovrebbe animare tutti gli strumenti elettronici possibili e immaginabili, dai sistemi di infotainment ai sottomarini nucleari, Zemlin ha snocciolato alcuni dati che dimostrano quanto Linux sia una realtà consolidata e non solo uno strumento per smanettoni.
Linux anima il grande collisore del CERN (un acceleratore di particelle costato la bellezza di 10 miliardi di euro), è il sistema operativo con cui sono stati realizzati i super-effetti speciali di Avatar e ormai equipaggia i 500 principali super-computer del mondo, che da Unix sono passati quasi tutti al sistema di Tux. Senza contare i 50 posti in cui si usa Linux e noi non lo sappiamo.
Linux anima il grande collisore del CERN (un acceleratore di particelle costato la bellezza di 10 miliardi di euro), è il sistema operativo con cui sono stati realizzati i super-effetti speciali di Avatar e ormai equipaggia i 500 principali super-computer del mondo, che da Unix sono passati quasi tutti al sistema di Tux. Senza contare i 50 posti in cui si usa Linux e noi non lo sappiamo.
Dati ma anche numeri di mercato importanti. Al punto che l’executive director della Linux Foundation ha azzardato: “Wall Street sta dicendo al mondo che Linux è il futuro“. Comparando i dati degli ultimi 10 anni sembrerebbe infatti che “il prezzo delle azioni di Red Hat è salito di oltre il 400% mentre quello di Micorosft è ristagnato sugli stessi valori. Certo – ha puntualizzato Zemlin – il capitale e i ricavi di Microsoft sono più grandi ma sul lungo termine Wall Street crede di più in Red Hat“.
Un altro esempio di matrimonio felice tra la filosofia open source e il mercato è quella di Kindle, ha aggiunto il buon Jim, ovverosia un dispositivo con Linux Android che ha permesso ad Amazon di accrescere il suo business vendendo molti più libri che in passato.
Un altro esempio di matrimonio felice tra la filosofia open source e il mercato è quella di Kindle, ha aggiunto il buon Jim, ovverosia un dispositivo con Linux Android che ha permesso ad Amazon di accrescere il suo business vendendo molti più libri che in passato.
A conclusione del suo intervento, Zemlin ha poi profetizzato che “il prossimo Steve Jobs userà Linux“. Se questo sarà un bene o un male lo scopriremo solo in futuro, nel frattempo non possiamo che fare anche noi i nostri migliori auguri al giovane Tux proponendovi il video celebrativo dei 20 anni di Linux proiettato al Linux Foundation Collaboration Summit: buona visione!
[Via | ZDNet – Photo Credits | litlnemo]