Nuovi guai con l’Antitrust per Apple
Continuano i guai legali per Apple. Questa volta la battaglia contro il colosso di Cupertino, parte dal Nord Italia, dal trentino, luogo del contendere è la garanzia che i prodotti Apple hanno sul territorio europeo. Il tutto ebbe inizio circa un anno fa, quando il Centro ricerca tutela consumatori utenti (Crtcu), denuncio Apple presso l’antitrust per prassi commerciale sleale.
Il Crtcu ha dichiarato, “Diverse persone continuano a segnalarci che i distributori di prodotti Apple non rispettano la legge europea e italiana sulle garanzie riconoscendo solo un anno di copertura” ed aggiunge “Tutto ciò è in palese violazione degli articoli 132 e 133 del Codice del consumo che prevedono una durata legale di due anni” da qui la richiesta dell’intervento dell’Antitrust. L’organo presieduto da Antonio Catricalà, ancora non ha dato un suo verdetto definitivo su questa nuova causa che vede come principale imputato Apple.
L’Antitrust in merito a questa nuova causa, ha però rilasciato un comunicato con un suo parere:
“Non ha importanza se il rivenditore coincide con il produttore o meno. Una volta che l’utente acquista il dispositivo in Italia, quel dispositivo deve essere garantito per due anni. Sarà poi un problema del rivenditore, se diverso dal produttore, stabilire un accordo con quest’ultimo. Ma non è certo una questione che può ricadere sulle spalle del consumatore”
Cosa dichiarano i rivenditori trentini riguardo quando detto fin ora? Semplice: “Apple non viola le norme. Queste, infatti, prevedono che nel primo anno dopo l’acquisto le riparazioni spettino al produttore, mentre dal secondo anno, per danni di conformità, al rivenditore”. C’è chi invece dichiara che l’articolo 134, riguardante la garanzia dei prodotti in Europa, sia ambigua. Così non sembra, infatti risulta molto chiara. L’articolo 134 dichiara che è nulla ogni clausola contrattuale che prevedendo norme di una legislazione di un Paese extracomunitario, abbia l’effetto di privare il consumatore di una protezione assicurata.
Insomma, questa volta non vediamo molte vie di fuga per Apple, non ci resta che attendere il verdetto definitivo di Apple e vedere come si muoverà l’azienda di cupertino riguardo la sua garanzia dei prodotti in territorio Europeo.