Un’azienda italiana vuole bloccare l’accordo tra Microsoft e Skype

Messagenet, un’azienda milanese molto attiva nel campo del VoIP e della comunicazione online, si è rivolta alla Commissione Europea per bloccare l’accordo Microsoft-Skype, o quanto meno per renderlo meno penalizzante nei confronti degli operatori di terze parti che potrebbero vedere il loro mercato frenato da una possibile integrazione di Skype in Windows 8.

La clamorosa notizia arriva dopo che le autorità statunitensi hanno dato il loro OK all’acquisizione di Skype da parte di Microsoft per 8,5 miliardi di dollari. Le autorità del vecchio continente, invece, si pronunceranno solo il prossimo 7 ottobre, ed è per questo che Messagenet sta tentando di far valere le sue ragioni in un’operazione Davide contro Golia che pare fra le più azzardate degli ultimi anni.


Alla richiesta di aprirsi agli operatori di terze parti, rendendo gli utenti Skype contattabili anche tramite servizi rivali, Microsoft ha risposto che: “Skype è un prodotto molto valido e popolare che Microsoft continuerà a mantenere tale. L’acquisizione rimane sotto il giudizio delle autorità competenti e noi stiamo lavorando fianco a fianco con esse. Fin quando saranno ottenute tutte le approvazioni necessarie, sarà un affare di Microsoft e Skype“.

Insomma, le intenzioni del colosso di Redmond sono quelle di continuare per la propria strada usando – e integrando – Skype in tutti i modi possibili ma se qualche autorità alzerà la paletta dell’alt, Ballmer e soci potrebbero mettersi ad un tavolo e discutere dei cambiamenti di strategia da mettere in atto per accontentare tutti.

D’altronde non sarebbe la prima volta che Microsoft e l’Unione Europea scendono a compromessi, basta ricordarsi della ballot screen dei browser contro la posizione dominante di Internet Explorer o della versione di Windows commercializzata senza Windows Media Player all’interno dell’UE.

Via | WinRumors

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